Come sono cambiate le vite dei bambini in due anni di pandemia? Si ricordano come era la vita prima del Covid? La scuola in presenza, senza mascherina, i baci e gli abbracci senza la paura e l’ansia del contagio? E quali sono le speranze per il futuro? A due anni dal 21 febbraio del 2020, Valentina Petrini lo ha chiesto a Nina e Bianca, due amiche di nove e dieci anni. “Io all’inizio ho avuto paura di morire, pessimista quale sono –racconta Nina. – Non capivo cosa stava succedendo. Mi sono fatta tante domande”. Ad esempio? “Da dove viene il Covid?”. “Ma come da dove viene? Dal pangolino…” le risponde subito Bianca. “Al massimo dal pipistrello” ribatte Nina. “Dal pangolino che ha passato il virus al pipistrello, i cinesi hanno ucciso un pipistrello per mangiarselo e badabum, è nato il Covid”. “Ah ecco, così si è scoperto il paziente zero“. Bianca ammette poi la fatica di immaginare oggi una classe senza le mascherine. “La cosa strana è che io ho una memoria di ferro solitamente, eppure non ho alcun ricordo di noi in classe senza mascherine. Non riesco a immaginare la vita senza mascherina”. Le due bambine non solo usano correttamente tutti i termini legati al virus entrati nel nostro lessico in questi anni, ma si dimostrano anche più responsabili di tanti adulti. “Vedo i grandi senza mascherina o con la mascherina sotto il naso – dice Nina – Non si fa, a cosa serve? Il naso è una delle principali vie di contagio”. A sentirle sembrano più grandi della loro età, ma poi scherzano e ridono tra loro. Sono due bambine e non riescono a nascondere la voglia di spensieratezza e di gioco