Arrestati il sindaco di Berzo Demo (Brescia) e il responsabile del servizio del settore tecnico manutentivo e patrimonio dello stesso comune: i reati di cui sono imputati gli accusati sono turbata libertà degli incanti – ovvero una condotta finalizzata ad aggiudicarsi una gara d’appalto in modo irregolare – e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. L’arresto è avvenuto a seguito di un’ordinanza di misura cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brescia, che è stata eseguita i carabinieri di Breno.

Da questa mattina quindi gli indagati si trovano agli arresti domiciliari. L’indagine sul caso era incominciata un anno fa, nel febbraio 2021, e si era conclusa nel mese di giugno: gli agenti avevano indagato 5 persone (in stato di libertà), che ritenevano le presunte responsabili della manipolazione delle operazioni legate agli appalti pubblici gestiti dal comune di Berzo Demo.

I carabinieri hanno condotto l’investigazione attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali e con l’analisi di documenti amministrativi: i documenti hanno consentito alle forze dell’ordine di notare e, in un secondo momento, di accertare, presunte irregolarità nella gestione di gare di appalto e nell’assegnazione dei lavori per la fornitura di materiale edile, dei servizi di pulizia degli immobili comunali, oltre che dell’affidamento dei servizi di videosorveglianza.

La prima procedura ad essere analizzata dagli inquirenti riguardava la fornitura di materiali edili per il comune di Berzo Demo: alla gara in questione infatti aveva partecipato un’unica ditta, a cui era stato affidato l’incarico, nonostante i materiali edili in questione sarebbero poi stati forniti al comune dall’azienda di famiglia del sindaco, di cui il primo cittadino di Berzo Demo è socio per il 45%. Altre irregolarità di questo genere sarebbero state registrate per altri servizi di fornitura relativi agli anni 20182019 e 20202022.

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