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Kasia Smutniak: “‘Trauma’, ‘Come si è ridotta?’, ‘Irriconoscibile’, ‘Tragedia’: sono le parole che vengono accostate al mio aspetto fisico”

L'attrice ha pubblicato un accorato post su Instagram per replicare alla disinformazione che circola sul web sulla sua malattia, la vitiligine, cogliendo l'occasione per lanciare un messaggio forte a chiunque si trovi nella sua stessa situazione: "Non mollare. Non farti condizionare dalla stupidità degli altri, non ne vale la pena, capisci?"

di F. Q.

“La mia non è una storia né triste né tragica né tantomeno orripilante. È stato un percorso lungo ma bellissimo, a tratti anche comico. Ne ho condiviso solo un pezzetto, portando avanti un messaggio positivo e sperando che la mia testimonianza potesse dare forza a tante persone con la mia stessa particolarità o senza”. Inizia così l’ultimo post pubblicato su Instagram da Kasia Smutniak con al centro l’immagine del titolo di un articolo sul suo conto in cui si specula sulla sua malattia, la vitiligine. “Ma come si è ridotta?”, “Trauma”, “Irriconoscibile”, sono le parole utilizzate nel testo contro cui si scaglia l’attrice polacca, puntando i riflettori sulla disinformazione che accompagna il racconto della sua patologia. “È stato bello scoprire quanta importanza diamo alle nostre fragilità, quanto queste possano plasmare le nostre vite e quanto è bello liberarsene”, ha proseguito Kasia.

“Passare oltre, evolvere, cambiare non solo la pelle ma anche la percezione che abbiamo di noi stessi. Quindi figuriamoci quanto poco impatto possa avere su di me un articolo di giornale. ‘Trauma’. ‘Come si è ridotta?’ ‘Irriconoscibile’. ‘Tragedia’, sono le parole che spesso vengono accostate al mio aspetto fisico. Beh, anche questo mi fa sorridere. Perché in realtà mi sento forte, amata e bella, dentro e fuori. Perché vorrei andare oltre a questa semplificazione”, ha sottolineato la moglie del produttore cinematografico Domenico Procacci.

E ancora, Kasia Smutniak ha voluto poi lanciare un messaggio forte a tutte le persone che si trovano nelle sue stesse condizioni: “Penso a chi sta affrontando un percorso pieno di dubbi, difficoltà, dolore, che legge un articolo del genere e scopre qual è stata la tragedia nella vita di una certa Smutniak. A questa persona rivolgo le mie parole. Non mollare. Non farti condizionare dalla stupidità degli altri, non ne vale la pena, capisci? La Smutniak sta da dio, e te lo dice lei di persona. Guarda oltre, scava dentro di te, scoprirai la forza e la bellezza che nessuno potrà più mettere in discussione”. Quindi la conclusione: “Così ho scoperto sulla mia ‘pelle’, cosa sono i ‘clickbite’, la pseudoinformazione che fa leva sull’aspetto emozionale, distorcendo la realtà. Una realtà della quale si parla poco o niente. Ma forse dovremo cominciare”.

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