Continua la mobilitazione degli autotrasportatori in tutta Italia contro il caro del carburante. Da Ravenna a Palermo e Bari, terzo giorni di blocchi in tutta Italia e tir che vanno a passo di lumaca in segno di protesta. A esprimere oggi preoccupazione anche il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga: “La situazione che si sta determinando a seguito dell’aumento delle tariffe dell’energia elettrica e del rincaro dei carburanti sta diventando preoccupante anche in relazione alle proteste degli autotrasportatori. C’è il rischio di possibili blocchi di approvvigionamento e di circolazione delle merci, in particolar modo nelle Regioni del Mezzogiorno. Per questo motivo chiediamo che il governo attivi al più presto su questi temi un tavolo di confronto con le Regioni coinvolte”. Intanto oggi pomeriggio è stato convocato al ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili il tavolo autotrasporto per affrontare l’emergenza costi carburante.

Intanto per tutta la giornata sono continuate le proteste. La mobilitazione degli autotrasportatori del Mezzogiorno è proseguita in Puglia, Molise e Sicilia, ma sono continuate anche le code all’ingresso dell’area portuale di Ravenna. “Proseguiremo fin quando il governo non comprenderà le nostre ragioni”, hanno detto alcuni aderenti alla protesta, che non è stata lanciata da alcuna sigla sindacale nazionale. A quanto si apprende, alcuni autotrasportatori hanno segnalato che i propri mezzi sarebbero stati bloccati dagli stessi manifestanti in autostrada affinché non proseguissero e aderissero alla mobilitazione. Rallentamenti sono stati registrati inoltre sulla Biferina (Molise) e su diverse statali pugliesi in vista di una nuova protesta domani a Bari. Rallentamenti sono stati poi segnalati sulla A1 Milano-Napoli: decine di tir hanno bloccato la barriera di Napoli Nord, che ricade nel territorio del comune di Marcianise (Caserta); i mezzi pesanti si sono fermati al margine destro di entrambe le carreggiate.

C’è stato poi un blocco dei tir nel porto di Palermo. Una ventina di autotrasportatori ha fermato i mezzi pesanti tir tra due varchi mentre un altro gruppo si è piazzato davanti all’ingresso nella zona del molo Santa Maria. Proteste anche a Catania con un presidio al casello di San Gregorio, per il caro carburante. La situazione è rientrata dopo l’incontro al PalaRegione di Catania, promosso dalla presidenza della Regione Siciliana e dall’assessorato ai Trasporti, tra organizzazioni sindacali e i grandi gruppi della Grande distribuzione organizzata. Le aziende si sono impegnate, alla ripresa delle consegne, ad aumentare il pagamento del lavoro agli trasportatori che, con la Regione, saranno presenti al tavolo che sarà aperto dal governo a Roma.

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