Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, nel primo pomeriggio, Sergio Mattarella ha presieduto il Consiglio supremo di difesa e nominato come consigliere Francesco Saverio Garofani. Quest’ultimo, ex parlamentare Pd ed ex presidente della commissione Difesa, già consigliere dal 2018 del capo dello Stato per le questioni istituzionali, prende il posto del generale Rolando Mosca Moschini che ha lasciato il posto a 83 anni. Garofani ha un rapporto di strettissima fiducia con Mattarella che risale ai tempi della militanza nella Democrazia cristiana: nel 1995 fu proprio l’attuale presidente della Repubblica a nominarlo direttore del quotidiano “il Popolo”. Il neonominato consigliere dovrà affiancare Mattarella nella fase delicata di garanzia della sicurezza nazionale.

Al vertice hanno partecipato Mario Draghi; i ministri di Esteri, Difesa, Interni, Economia, Sviluppo economico; il capo di stato maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone; il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri, Roberto Garofoli; il segretario generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti; il consigliere per gli Affari del Consiglio supremo di Difesa, Francesco Saverio Garofani.

“Il Consiglio supremo di Difesa”, si legge nella nota trasmessa al termine dell’incontro, “esprime la più ferma condanna per l’ingiustificabile aggressione militare lanciata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, che rappresenta una grave e inaccettabile violazione del diritto internazionale e una concreta minaccia alla sicurezza e alla stabilità globali”. La Repubblica italiana “chiede alla Federazione Russa l’immediata cessazione delle ostilità e il ritiro delle forze fuori dai confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina. L’Italia ribadisce il pieno sostegno all’indipendenza e all’integrità territoriale dell’Ucraina, Paese europeo amico e democrazia colpita nella sua sovranità”. L’Italia “esprime massima vicinanza e solidarietà al popolo ucraino e alle sue legittime Istituzioni, alle vittime e alle tante persone che ne soffriranno le conseguenze”. Quindi, il Consiglio ha garantito che “nell’affrontare la crisi in atto, l’Italia manterrà uno stretto raccordo con i propri partner in tutti i principali consessi internazionali. Insieme con i Paesi membri dell’Ue e gli alleati della Nato è indispensabile rispondere con unità, tempestività e determinazione. L’imposizione alla Federazione Russa di misure severe vede l’Italia agire convintamente nel quadro del coordinamento in seno all’Unione europea”. E, conclude la nota, “perché l’Europa non precipiti improvvisamente in un vortice di guerre, è necessario agire con forza e lungimiranza per ristabilire -conclude il comunicato- il primato del diritto internazionale e la salvaguardia dei principi e dei valori che hanno garantito pace e stabilità al nostro continente”.

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