È già disponibile sulla piattaforma Amazon Prime Video la seconda stagione del comedy show “LOL-Chi ride è fuori”, una produzione Endemol Shine Italy per Amazon Studios. Sono già online le prime prime 4 puntate, mentre il gran finale con le ultime due puntate disponibili sarà il 3 marzo. Il cast è composto da: Virginia Raffaele, Corrado Guzzanti, Diana Del Bufalo, Maccio Capatonda, Maria Di Biase, Mago Forest, Alice Mangione, Gianmarco Pozzoli, Tess Masazza, Max Angioni si sfideranno a colpi di gag sotto lo sguardo attento del game master Fedez, affiancato da Frank Matano, uno dei protagonisti della prima edizione. Sempre dall’edizione dello scorso anno arriva anche uno dei comici cult con il tormentone “Sò Lillo”, Lillo infatti sarà uno speciale disturbatore per tutti i concorrenti. Al vincitore il premio finale di 100.000 euro a favore di un ente benefico.
“Quest’anno più dello scorso anno tutti si sono spesi tantissimo. La differenza tra la prima e la seconda edizione è che, durante la prima, eravamo completamente inconsapevoli di quello che stavamo facendo. Io non capivo dove stavamo andando a parare”, ha detto Fedez. Matano ha aggiunto: “Quando i comici sono dentro hanno bisogno di un riferimento per capire se stai dicendo la cosa giusta o meno. Lì nessuno può ridere. La difficoltà è questa. Quest’anno sono passato dall’altra parte ed è molto divertente. Oggi non si può trattare un tema in modo superficiale, secondo me bisogna solo pensarci meglio. Non è vero che non si può dire nulla è cambiato solo il modo di farlo”.
“Una vera e propria liberazione per me entrare nel gioco, ridendo. – ha dichiarato il “disturbatore” Lillo – È il motivo per cui ho deciso di partecipare quest’anno. Entrare col sorriso stampato in faccia è stato fantastico. Partecipare come concorrente è una sofferenza vera, come hanno detto tutti. Nella prima edizione, ho fatto delle facce assurde per non ridere e non me ne rendevo nemmeno conto”.
VIRGINIA RAFFALE: “C’erano numeri di repertorio che avevo preparato ma quando i colleghi interagiscono cambia tutto e ti viene da ridere. È stata un’esperienza intensa e solo chi è masochista viene qui. Quando ho saputo chi ci sarebbe stato nel cast i miei incubi hanno preso forma. Un comico non parte mai dal tormentone da pensare. Non funziona come una canzone dove crei il ritornello”
CORRADO GUZZANTI: “Vedendo la prima edizione, mi sono reso conto che è facile difendersi davanti ad una gag preparata. Funzionano di più le cose ‘strappate’ e improvvisate, segui il flusso. È stato molto divertente, ho sottovalutato la fatica fisica, ho una certa età ormai. È come aver fatto la maratona di New York e il militare! Non ho visto le edizioni straniere anche se – mi dicono – quella giapponese ne vale la pena. Il problema della comicità scontata è che tutti possono anticipare il finale di una gag. La comicità funziona se spiazza e capovolge tutto in modo da generare una sorpresa. È questione di tattica più che qualitativa”.
MAGO FOREST: “La verità è che non c’è un momento ideale per decidere se ridere oppure no. Comunque un comico che mi fa molto ridere è Cacioppo”.
MARIA DI BIASE: “Mi sono preparata e non mi sono ricordata più niente una volta entrata. Anche perché c’erano colleghi più bravi e mi sono detto ‘oddio ho fatto una cagata non la faccio!’. E’ stato divertente ma difficile, ne esci shakerata”
MAX ANGIONI: “Ho visto le edizioni straniere ma non le ho studiate perché differenti da quella italiana, preparare sketch non serve perché poi sei immerso in una situazione surreale. All’inizio ero un fan boy, superato l’effetto fan boy, è arrivato il trauma”
ALICE MANGIONE: “Vorrei rifarlo senza mio marito se posso. Non mi ricordo nulla di quello che abbiamo fatto”
GIANMARCO POZZOLI: “Quindi, non ti ricordi quello che ho fatto con Tess? (ride, ndr) Non mi sono preparato degli sketch, mi sono preparato dei mondi, dei personaggi, ma ero nel panico!”
TESS MASAZZA: “Sono terrorizzata pure oggi, ancora adesso non rido. Devi avere una concentrazione incredibile, soprattutto nel gestire il sorriso”
DIANA DEL BUFALO: “La mia esperienza è andata molto bene. Ho cercato di prepararmi al meglio e ho fatto anche una prova con i miei amici durante una cena”
MACCIO CAPATONDA: “La difficoltà per me è stata quella di far ridere pur rimanendo serio. Avevo il terrore che la mia faccia si modificasse da sola anche perché ero molto inibito”.