“Serve unità degli italiani e degli europei. Putin cerca di dividerci, cerca la nostra debolezza. Le democrazie devono dimostrare di essere forti. Le sanzioni devono far male alla Russia e a Putin, devono mettere in ginocchio quel Paese, è l’unico modo perché Putin si fermi”. A rivendicarlo il segretario Pd Enrico Letta, al presidio organizzato presso l’ambasciata russa a Roma per dire “Stop alle armi, Stop all’aggressione armata di Putin” ed esprimere solidarietà all’Ucraina.
Tra la folla del presidio sventolavano bandiere del Pd, di Azione, con Carlo Calenda che ha rivendicato come, dopo l’aggressione russa in Ucraina, i rapporti con Mosca “non potranno tornare alla normalità, non come abbiamo fatto per scherzo dopo la Crimea”.
U altro presidio è stato organizzatore pochi metri più distante, con un nutrito gruppo della comunità ucraina in Italia che ha esposto bandiere gialle e blu e manifesti con slogan “Subito via i russi dalla mia Ucraina”, “No alla guerra!” e “Putin aggressore“. Al presidio si sono presentati in segno di solidarietà sia il segretario pd Enrico Letta, che il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.