“Mi sono trovato spesso in situazioni difficili, a volte la pressione era schiacciante“. Questo il commento di Tom Hardy sulla vicenda secondo cui Charlize Theron si sarebbe sentita minacciata dal comportamento dell’attore sul set di Mad Max: Fury Road. I fatti riportati dal Daily Mail. La coppia ha lavorato insieme al film del 2015 e pare che ci sia stato più di qualche battibecco sul set. Tutte le dichiarazioni al riguardo si trovano tra le pagine del nuovo libro dell’editorialista del New York Times Kyle Buchanan. Il quale riporta che Theron, 46 anni, aveva anche una persona sempre accanto per “protezione”, tanta era la paura.
Nonostante la riuscita del film, le riprese furono dunque complicate dalle tensioni tra le due star e, secondo Buchanan, la colpa fu soprattutto di lui. Il motivo? Era un ritardatario cronico. Una volta ad esempio l’attrice lo attese per tre ore, seduta al posto di guida del suo autoarticolato di scena, senza alzarsi per sgranchirsi le gambe o altro. Quando Hardy finalmente arrivò, lei lo accusò di essere irrispettoso e disse che i produttori avrebbero dovuto multarlo con un centinaio di dollari per ogni minuto in cui ha tenuto tutti in attesa. Secondo la ricostruzione dell’operatore di ripresa Mark Goellnicht, Hardy reagì in modo “aggressivo” e Theron “si sentì davvero minacciata. Quello fu un momento di rottura, lui era un po’ fuori controllo”.
E ancora tra le pagine del libro che uscirà in lingue inglese a metà marzo, si leggono anche altre rivelazioni. Con il supporto di testimoni ed altri membri del set, lo scrittore ha raccontato che tra i due attori ci sarebbero di base delle grandi differenze caratteriali: “Tom è molto fisico. Charlize è cerebrale e molto coerente nel modo in cui si avvicina a un personaggio”, ha ammesso Kelly Marcel, la sceneggiatrice del film. A conferma di tutto anche il racconto della stessa Charlize Theron, che in un altro passo del libro ha spiegato: “Non voglio trovare giustificazioni per il cattivo comportamento, ma è stata una ripresa difficile. Ora ho una prospettiva molto chiara su ciò che è successo. Non credo di aver avuto quella lucidità quando stavamo girando il film. Ero in modalità sopravvivenza”.