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Laura Pausini: “Paura che mi cambiasse la voce”. Poi l’aneddoto: “Quella volta che cantai con le galline”

La cantante di fama mondiale al settimanale Sette del Corriere: "L'idolo di mia figlia è Matteo Romano. Ecco cosa gli ho chiesto nel camerino del Festival di Sanremo, lui è stato gentilissimo"

di F. Q.

In una lunga intervista rilasciata al settimanale Sette del Corriere della Sera, Laura Pausini ha ripercorso la propria vita – professionale e non – rivelando anche alcuni aneddoti. Era il 1993 quando la cantante di Faenza (cresciuta a Solarolo) trionfò nella sezione Novità del Festival di Sanremo con ‘La Solitudine’: “Marco se n’è andato e non ritorna più”. “Tanti giornali e trasmissioni tv lo hanno rintracciato per raccontare la nostra storia. Lui ha detto di no ogni volta, è molto riservato”, ha spiegato la cantante parlando del famigerato Marco. “Io lo ringrazio sempre: ‘Se non mi avessi tradito, non sarei diventata cantante’“, ha detto Pausini raccontando poi che lui sostiene di non averla tradita. “Io però posso dire nome e cognome della ragazzina, aula in cui si sono baciati, posizione precisa: sotto la carta geografica dell’Italia”, ha spiegato con dovizia di particolari.

Pausini poi ha spiegato di non riuscire a interpretare brani che siano lontano dal suo vissuto: “Io canto quello che conosco, devo identificarmi. Un esempio? Mai capitata la storia di una notte e via, solo lunghi fidanzamenti. Così se mi propongono canzoni che parlano di una notte di sesso, un’unica notte, io non le canto, non riesco”. “Se non avessi fatto la cantante? All’inizio fantasticavo con le amiche: dicevo la truccatrice, la commessa, la catechista – ha continuato -. I ragazzi che facevano catechismo a noi bambini erano gentili. Mi dicevo: da grande voglio diventare come loro. Poi d’estate andavamo al campo scuola in montagna, la sera chiacchieravamo con i preti, io ero una di quelle che faceva le domande scomode, tipo: ‘Perché i gay non possono sposarsi’?“.

“Vent’anni fa avevo paura che mi cambiasse la voce – ha rivelato la cantante di fama mondiale -. Oggi ho invece paura di perdere la memoria. Avendo viaggiato tanto e incontrato molta gente, forse la mia memoria è quasi piena. Mi succede di non ricordare alcune cose, luoghi, persone. Infatti scatto tante foto a Paola (la figlia, classe 2013, ndr), mi impegno per lei”. Poi un aneddoto proprio sulla bimba nata dall’amore con Paolo Carta, suo chitarrista e produttore artistica: “Il suo idolo è Matteo Romano. Dopo l’esibizione a Sanremo l’ho chiamata per chiederle se avessi cantato bene. Risposta: ‘Quando canta Matteo?’. A quel punto ho bussato al camerino di Matteo Romano per chiedergli di fare un video di saluto per mia figlia. Lui è stato gentilissimo. Sì, gentilissimo con Laura Pausini. Non tutti lo sono”.

Infine un divertente racconto: “Ero in Germania, durante una trasmissione televisiva del mattino. Io canto e a un certo punto entrano delle galline. Ora io ho una certa paura dei volatili, ma ho finito comunque di cantare la mia canzone. Non ero stata avvisata. In seguito ho scoperto che in quella trasmissione era la norma avere animali in studio: galline, conigli. So di miei colleghi che sono andati via rifiutandosi di cantare”. Dal 7 aprile in esclusiva su Prime Video, in 240 Paesi, sarà disponibile il film Laura Pausini – Piacere di conoscerti. Prodotto da Endemol Shine Italy per Amazon Studios, la pellicola racconta la storia dell’artista 47enne, partendo proprio dalla domanda: “Cosa sarebbe successo se quella sera del 1993 Laura non avesse vinto il Festival di Sanremo?”.

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