L’indagine, partita nel 2021, aveva come ipotesi di reato una fittizia residenza all’estero, mentre Lanfranco Cirillo, 63 anni, l’architetto di Putin e “altri 44 oligarchi”, risiederebbe a Roncadelle (Brescia) in una splendida villa di proprietà della moglie. Dal 2017 quando, dopo lavorato e vissuto per 20 anni in Russia, è rientrato in Italia. Ebbene il 12 febbraio scorso una squadra di finanzieri, su ordine della procura, si sono presentati con una provvedimento di sequestro. Infedele dichiarazione dei redditi, autoriciclaggio e violazione del codice a tutela dei beni culturali, i reati che, secondo Il Giornale di Brescia, gli inquirenti hanno contestato al professionista, che ha ricevuto la cittadinanza russa per concessione diretta del presidente Vladimir Putin nel 2014, ma che dal 2013 al 2019 avrebbe sottratto al Fisco un imponibile pari a 50 milioni di euro, “riciclando i proventi dell’evasione”. Per questo nel registro degli indagati sono iscritte anche altre persone. Il professionista, in una intervista, aveva dichiarato di essere residente a Dubai da qualche anno,
Le Fiamme gialle intervenute nella villa si sono trovate all’interno di un museo: 143 le opere catalogate – per cui non è stata prodotta una certificazione adeguata e denuncia come previsto dalla legge 42/2004 – da far commuovere un critico d’arte. Dipinti di Picasso, Cezanne, Kandinsky, De Chirico, Fontana, Savinio, Modigliani, Mirò, Morandi, Campigli, Chagall, Rotella. Senza contare la statua del suo gatto, creata dal maestro colombiano Botero, come lo stesso professionista aveva raccontato in una intervista un anno fa. Opere che sono rimaste lì dove sono state catalogate ma che sono oggetto di una misura cautelarep. Che riguarda anche un Eurocopter Ec 130 B4, elicottero leggero e con monoturbina, il cui valore stimato è di circa 2 milioni di euro. Il veivolo, che si trova a Montichiari, è stato sequestrato perché secondo l’accusa, acquistato all’estero ovvero in Russia, è stato utilizzato oltre il periodo concesso per la temporanea importazione: come per le autovetture comprate all’estero, una volta su territorio italiano devono essere immatricolate. Il professionista avrebbe dovuto pagare circa 500mila euro di Iva. I finanzieri hanno operato, come riporta Il Giornale di Brescia, anche a Torbole, sul lago di Garda, dove Cirillo ha una dimora; e in Costa Smeralda, nelle ville di Porto Rotondo e Porto Cervo.
Cirillo in una intervista aveva raccontato che Masterskaya, il suo studio moscovita aveva “duemila dipendenti”: e sarebbe anche per questa mole di lavoro che avrebbe avuto un corrispettivo guadagno. Secondo l’oppositore russo Aleksej Navalnyj l’architetto italiano sarebbe stato la mente del “palazzo d’Inverno” sul Mar Nero di Putin. “È una Dom Priyemov, una “casa dei ricevimenti” per meeting aziendali e conferenze come confermato dal professionista. Che, stando a una intervista al Venerdì di Repubblica, ha progettato per Lukoil, ma anche per Gazprom e Novatek.
La difesa dell’architetto è certa di poter raccogliere documenti e testimonianza per dimostrare che i suoi redditi sono stati generati al di fuori dell’Italia e quindi nulla era dovuto al Fisco. “Sono sorpreso di dover affrontare una contestazione di questo genere dopo aver realmente vissuto per oltre 20 anni in Russia. In quel Paese – ha detto Cirillo a Il Giornale di Brescia – sono orgoglioso di avere realizzato importanti opere, dando lavoro a decine di aziende italiane e portando nelle dimore di molte delle persone più importanti ed influenti il meglio dell’eccellenza italiana. Con serenità e fiducia ho comunque già iniziato a collaborare personalmente con il magistrato. E continuerò a farlo fino al chiarimento completo della mia posizione”.
Cronaca
Brescia, indagato “l’architetto di Putin”: sequestrate 143 opere d’arte da Picasso a Modigliani e un elicottero
Infedele dichiarazione dei redditi, autoriciclaggio e violazione del codice a tutela dei beni culturali, i reati contestati. "Sono sorpreso di dover affrontare una contestazione di questo genere dopo aver realmente vissuto per oltre 20 anni in Russia"
L’indagine, partita nel 2021, aveva come ipotesi di reato una fittizia residenza all’estero, mentre Lanfranco Cirillo, 63 anni, l’architetto di Putin e “altri 44 oligarchi”, risiederebbe a Roncadelle (Brescia) in una splendida villa di proprietà della moglie. Dal 2017 quando, dopo lavorato e vissuto per 20 anni in Russia, è rientrato in Italia. Ebbene il 12 febbraio scorso una squadra di finanzieri, su ordine della procura, si sono presentati con una provvedimento di sequestro. Infedele dichiarazione dei redditi, autoriciclaggio e violazione del codice a tutela dei beni culturali, i reati che, secondo Il Giornale di Brescia, gli inquirenti hanno contestato al professionista, che ha ricevuto la cittadinanza russa per concessione diretta del presidente Vladimir Putin nel 2014, ma che dal 2013 al 2019 avrebbe sottratto al Fisco un imponibile pari a 50 milioni di euro, “riciclando i proventi dell’evasione”. Per questo nel registro degli indagati sono iscritte anche altre persone. Il professionista, in una intervista, aveva dichiarato di essere residente a Dubai da qualche anno,
Le Fiamme gialle intervenute nella villa si sono trovate all’interno di un museo: 143 le opere catalogate – per cui non è stata prodotta una certificazione adeguata e denuncia come previsto dalla legge 42/2004 – da far commuovere un critico d’arte. Dipinti di Picasso, Cezanne, Kandinsky, De Chirico, Fontana, Savinio, Modigliani, Mirò, Morandi, Campigli, Chagall, Rotella. Senza contare la statua del suo gatto, creata dal maestro colombiano Botero, come lo stesso professionista aveva raccontato in una intervista un anno fa. Opere che sono rimaste lì dove sono state catalogate ma che sono oggetto di una misura cautelarep. Che riguarda anche un Eurocopter Ec 130 B4, elicottero leggero e con monoturbina, il cui valore stimato è di circa 2 milioni di euro. Il veivolo, che si trova a Montichiari, è stato sequestrato perché secondo l’accusa, acquistato all’estero ovvero in Russia, è stato utilizzato oltre il periodo concesso per la temporanea importazione: come per le autovetture comprate all’estero, una volta su territorio italiano devono essere immatricolate. Il professionista avrebbe dovuto pagare circa 500mila euro di Iva. I finanzieri hanno operato, come riporta Il Giornale di Brescia, anche a Torbole, sul lago di Garda, dove Cirillo ha una dimora; e in Costa Smeralda, nelle ville di Porto Rotondo e Porto Cervo.
Cirillo in una intervista aveva raccontato che Masterskaya, il suo studio moscovita aveva “duemila dipendenti”: e sarebbe anche per questa mole di lavoro che avrebbe avuto un corrispettivo guadagno. Secondo l’oppositore russo Aleksej Navalnyj l’architetto italiano sarebbe stato la mente del “palazzo d’Inverno” sul Mar Nero di Putin. “È una Dom Priyemov, una “casa dei ricevimenti” per meeting aziendali e conferenze come confermato dal professionista. Che, stando a una intervista al Venerdì di Repubblica, ha progettato per Lukoil, ma anche per Gazprom e Novatek.
La difesa dell’architetto è certa di poter raccogliere documenti e testimonianza per dimostrare che i suoi redditi sono stati generati al di fuori dell’Italia e quindi nulla era dovuto al Fisco. “Sono sorpreso di dover affrontare una contestazione di questo genere dopo aver realmente vissuto per oltre 20 anni in Russia. In quel Paese – ha detto Cirillo a Il Giornale di Brescia – sono orgoglioso di avere realizzato importanti opere, dando lavoro a decine di aziende italiane e portando nelle dimore di molte delle persone più importanti ed influenti il meglio dell’eccellenza italiana. Con serenità e fiducia ho comunque già iniziato a collaborare personalmente con il magistrato. E continuerò a farlo fino al chiarimento completo della mia posizione”.
Articolo Precedente
Terremoto a L’Aquila, scossa di magnitudo 3.2 avvertita dalla popolazione
Articolo Successivo
Covid, Iss: “Rischio di morte o di ricovero in terapia intensiva per over 12 non vaccinati è 17 volte più alto di chi ha avuto il booster”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Sport
Addio a Pizzul, voce storica delle telecronache della Nazionale. Da “tutto molto bello” a Italia 90, ha rivoluzionato il racconto in tv del calcio
Giustizia & Impunità
Milano e le inchieste sull’urbanistica: il primo arresto. Ai domiciliari ex dirigente: ‘Corruzione e depistaggio’. Domani in Senato l’esame della legge voluta da Sala
Mondo
Trump: “Apprezzo il messaggio di Zelensky in favore della pace, segnali anche dalla Russia”. E insiste: “Prenderemo pure la Groenlandia”
Roma, 5 mar. (Adnkronos) - "Prima lo stacco di testa imperioso di Bobo Vieri, poi la girata dal limite di Nedved: la voce inconfondibile di Bruno Pizzul accompagnerà per sempre ogni tifoso laziale che ha vissuto la magia della prima Coppa europea conquistata a Birmingham. Addio a un telecronista appassionante e a un giornalista sportivo molto preparato". Così Paolo Trancassini, deputato di Fratelli d'Italia e presidente del Lazio club Montecitorio.
Tokyo, 5 mar. (Adnkronos) - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sta incontrando il Primo ministro giapponese, Shigeru Ishiba, nel palazzo Kantei, per quello che è l'appuntamento con la valenza più politica della Visita ufficiale che il Capo dello Stato sta effettuando nel Paese del Sol levante e che si protrarrà fino a sabato prossimo.
Roma, 5 mar. (Adnkronos) - “Addio a Bruno Pizzul. La sua voce inconfondibile ci ha accompagnato per decenni nelle notti del calcio. Da quelle ‘magiche’ della nazionale azzurra ai mondiali del ’90, a quella ‘tragica’ dell’Heysel. Professionale, coinvolgente, pacato. Ci lascia un gigante del giornalismo sportivo e della Rai. Condoglianze alla famiglia”. Così la senatrice di Italia viva Daniela Sbrollini, responsabile sport del partito.
Roma, 5 mar. (Adnkronos) - La politica trumpiana sui dazi "non ci ha indotto a modificare la nostra strategia. Allo stato attuale, stante la geografia dei dazi, l’impatto sul nostro business è zero’. Così Alessandro Bernini, Ceo di Maire, rispondendo alle domande dei giornalisti in occasione del Capital Market Day 2025, con il quale il Gruppo ha presentato i risultati del 2024 e gli obiettivi per il prossimo futuro alla business community nazionale ed internazionale riunita nell’head quarter milanese dell’azienda.
“Per quello che ci serve in Italia e in Europa - aggiunge - abbiamo una supply chain domestica, con la nostra vendor list italiana che valorizza l’economia del nostro Paese, per quanto ci è possibile”.
Roma, 5 mar. (Adnkronos) - “Si è spenta per sempre la voce di Bruno Pizzul che ha accompagnato per tanti anni le nostre domeniche di calcio. Con il suo stile inconfondibile di vero professionista del servizio pubblico. Prima Niccolò Carosio poi Nando Martellini e infine Bruno Pizzul. Icone del giornalismo sportivo della Rai e non solo". Lo afferma l'europarlamentare del Pd Sandro Ruotolo, responsabile Informazione del partito.
"Bruno Pizzul -aggiunge- è stato un tifoso della Nazionale, sì, ma mai partigiano. Raccontava il calcio con misura, con un codice di sobrietà e senza cercare di essere protagonista. Niente eccessi, nessuna sciatteria linguistica, solo competenza e passione. Un esempio di giornalismo sportivo che oggi sembra lontano. Che la terra gli sia lieve”.
Milano, 5 mar. (Adnkronos) - Assimpredil-Ance Milano e la società immobiliare Abitare In risultano indagate in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti nell'inchiesta milanese sull'urbanistica che ha portato ai domiciliari l'architetto Giovanni Oggioni, in qualità di vice presidente della commissione per il Paesaggio di Palazzo Marino.
In particolare, secondo quanto emerge nell'ordinanza del giudice per le indagini preliminari Mattia Fiorentini, alla società immobiliare viene contestato di "non aver rilevato l'evidente conflitto di interessi tra Oggioni dirigente del Sue di Milano e poi vice presidente delle commissione per il Paesaggio e la figlia (non indagata, ndr) remunerata (circa 124mila euro) quale stabile collaboratrice dell'impresa" dal 2020 a oggi.
Per Assimpredil-Ance Milano, invece, la contestazione riguarda il "non aver rilevato - si legge nel provvedimento - l'evidente conflitto di interessi di Oggioni incaricato di un contratto di consulenza pluriennale del valore di 178.000 euro" (quasi 179mila secondo la cifra indicata nel sequestro preventivo), dal novembre 2021 e ancora in essere. La procura di Milano ha chiesto il sequestro preventivo di circa 300 mila euro come profitto del reato contestato all'architetto arrestato.
Milano, 5 mar. (Adnkronos) - Giovanni Oggioni, l'architetto ed ex dirigente del Comune di Milano finito ai domiciliari per corruzione, falso e depistaggio in un'inchiesta sull'urbanistica, ha usato il suo ruolo di vice presidente della Commissione per il paesaggio di Palazzo Marino, come "cerniera occulta tra l'amministrazione e gli interessi dei privati". Lo sostiene il giudice per le indagini preliminari Mattia Fiorentini che ha respinto la richiesta del carcere avanzata dai pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici. Ne è prova, ad esempio, "l'aver brigato per pilotare le candidature e le nomine dei componenti della commissione per il paesaggio da rinnovare".
Le indagini "hanno disvelato l'esistenza di un consolidato sistema di corruttela commistione tra interessi pubblici e privati, incentrato - tra gli altri - sulla figura di Giovanni Oggioni e la Commissione Paesaggio. In pratica, grazie alla presenza di Oggioni all'interno dell'organismo (interamente composto da professionisti operanti sul territorio di Milano), importanti costruttori privati potevano ottenere informazioni, anticipazioni e un occhio di riguardo per le pratiche di interesse" scrive il giudice nell'ordinanza di custodia cautelare. "Tutto ciò era accompagnato da un disinvolto rilascio di titoli edilizi illegittimi, preceduto da mistificazioni e omissioni disseminate in maniera strumentale, nonché da un sistematico aggiramento delle norme morfologiche di settore e delle procedure previste dalla legge per garantire il vaglio da parte della Giunta regionale" si legge nel provvedimento.
Il canale del convenzionamento privato, la manipolazione terminologica, l'istituzione della Commissione Paesaggio e il conferimento a quest'ultima di poteri discrezionali- non previsti dalla normativa primaria e secondaria - hanno stravolto i termini della pianificazione urbanistica meneghina, concentrandola in capo a un ristretto gruppo di potere, assai permeabile alle pressioni delle lobbies costruttrici". Per quanto riguarda Oggioni "il sistema corruttivo è rodato, remunerativo, e da difendere a oltranza". L'architetto "ha premuto affinché, in occasione del rinnovo della Commissione Paesaggio (insediata il 7 gennaio 2025), venisse data continuità alla linea seguita dalla composizione precedente, ottenendo, nei fatti, che diversi membri (4 su 15, quasi un terzo) venissero riconfermati. Oltre a ciò, si è visto come Oggioni avesse orientato tutte le nomine, attingendo a un bacino di soggetti graditi e in modo tale da estromettere, o comunque arginare, candidature scomode".