“Valigie piene di vestiti e scorte alimentari nel bagagliaio“. Tutt caricato in macchina mentre lui è la sua famiglia stavano nascosti “sotto terra, nel parcheggio sotterraneo della casa”. A parlare all’Adnkronos è Salvatore Leo che in Ucraina ci vive da 13 anni. Originario della provincia di Salerno, Leo gestisce un noto ristorante, l’Osteria Il Tartufo di Kharkiv, trenta chilometri dal confine con la Russia. “Ho aspettato un mio amico, un ex militare che mi è venuto a prendere nella notte e mi ha portato nel centro dell’Ucraina, dove la situazione sembra più tranquilla”, ha spiegato il ristoratore. Il suo è uno dei locali preferiti dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che anche lo scorso 11 febbraio ha prenotato un tavolo in una saletta riservata e ha cenato servito dal suo cameriere personale. Un ristorante frequentato da politici, tanto che Leo ha raccontato di aver capito dalle loro chiacchiere che “qualcosa si stava muovendo” già alla fine di gennaio e di aver quindi provveduto a “trasferire i fondi all’estero”. A Kharkiv sono arrivati i carri armati: “Ora siamo in una casetta in una piccola cittadina al centro dell’Ucraina. La situazione è tranquilla e ci sono delle guardie del corpo a proteggerci. Per ora noi siamo qui, stiamo bene, poi si vedrà. La situazione cambia ogni ora”.
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