Mondo

Guerra Russia-Ucraina, la Svizzera si allinea “integralmente” alle sanzioni Ue contro Mosca. Il governo: “Passo ponderato e inequivocabile”

Anche Berna adotterà "tutte" le misure annunciate domenica dalla presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen e dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel, incluso il congelamento dei beni degli oligarchi russi e dello stesso presidente Vladimir Putin. Ad annunciare in conferenza stampa la svolta storica - che di fatto interrompe la storica neutralità del Paese elvetico - è stato il presidente della Confederazione Ignazio Cassis

La Svizzera si allineaintegralmentealle sanzioni imposte dall’Unione europea alla Russia nell’ambito della crisi ucraina, annuncia il presidente della Confederazione Ignazio Cassis. Una svolta storica, che interrompe di fatto la storica neutralità del Paese elvetico, mantenuta persino ai tempi del nazismo. Anche Berna, dunque, adotterà “tutte le misure annunciate domenica dalla presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen e dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel, incluso il congelamento dei beni degli oligarchi russi e dello stesso presidente Vladimir Putin.

Il Consiglio federale, cioè l’esecutivo svizzero – ha detto Cassis in conferenza stampa – “sta facendo questo passo con convinzione, in modo ponderato e inequivocabile“. Già domenica sera la consigliera federale Karin Keller-Sutter – la “ministra della Giustizia” elvetica – aveva fatto sapere che il governo stava valutando di aderire ai provvedimenti sanzionatori, annunciando che la decisione sarebbe arrivata lunedì. Manifesta “apprezzamento” il ministro Luigi Di Maio, che su Twitter loda l'”importante segnale di stretto coordinamento della comunità internazionale in ferma condanna dell’aggressione del governo russo all’Ucraina”.

“Neutralità non significa indifferenza“, aveva del resto spiegato Cassis in un messaggio alla Nazione nel primo giorno dell’invasione russa, annunciando misure più dure rispetto a quelle messe in atto nel 2014 dopo le crisi in Crimea e Donbass, quando Berna voleva innanzitutto evitare gli escamotage dei russi per aggirare le sanzioni europee. Il ministro delle Finanze Ueli Maurer – il cui partito di destra, l’Udc, puntava a misure meno drastiche – ha spiegato che i beni delle persone che si trovano sulla lista nera dell’Ue “sono congelate con effetto immediato“. E la ministra Keller-Sutter, ha annunciato il divieto di ingresso per cinque oligarchi russi e ucraini – di cui non sono stati resi i nomi – vicini a Vladimir Putin e con importanti “legami economici soprattutto nella finanza e nel commercio di materie prime” con la Svizzera.