Capitolo ascolti. La quarta e ultima puntata de L’amica geniale 3, in onda domenica 27 febbraio su Rai 1, è stata vista da 4.191.000 spettatori con il 19.7% di share. Niente botto insomma, anzi, una conferma del calo clamoroso e inaspettato rispetto alle altre stagioni: la seconda, andata in onda tra il febbraio e il marzo del 2020, viaggiava sempre sopra i 6 milioni di spettatori e il 30% di share, la prima addirittura sopra i 7. Quest’anno invece nessuno degli otto episodi è riuscito a superare i 5 milioni di spettatori. Eppure, la qualità del prodotto è altissima, dalla scelta del cast (anche i personaggi secondari sono stati scelti con cura assoluta) alla regia, dalla fotografia alla sceneggiatura, ovviamente. La serie resta uno dei “gioiellini” televisivi italiani meglio realizzati negli ultimi dieci anni, tanto da avere conquistato anche il pubblico straniero. Ma cos’è accaduto? Difficile dirlo. La Rai ha piazzato la prima puntata subito dopo Sanremo – il Festival come “traino”-, strategia collaudata con successo con altri pezzi pregiati (Montalbano, tanto per fare un esempio). Ma lo scontro diretto con l’intervista a Papa Francesco a Che tempo che fa, seguita da oltre 6 milioni di spettatori, si è rivelato uno sgambetto da cui la serie non si è più ripreso tanto che nelle settimane successive gli ascolti non sono più saliti (sovrapposizione con il pubblico di Fazio?). Un vero peccato perché avrebbe meritato di più e forse la messa in onda il lunedì avrebbe giovato maggiormente.