L'uomo lavorava per il proprietario del natante, l’oligarca russo Alexander Mijeev, amministratore delegato della Rosoboronexport, società statale produttrice di armi. Infuriato per il presunto uso nel conflitto di armamenti prodotti da lui, ha detto di essere salito sullo yacht, il Lady Anastasia (dal valore di circa sette milioni di euro), e di aver aperto alcune valvole per cercare di affondarlo. Poi ha aggiunto di voler tornare in patria per unirsi ai combattimenti
Un marinaio ucraino ha cercato di affondare uno yacht di proprietà di un magnate russo a Maiorca, in Spagna. È quanto riporta il quotidiano iberico El País, secondo il quale il marinaio è stato arrestato e poi rilasciato in libertà provvisoria. L’uomo ha dichiarato a un giudice di lavorare per il proprietario dello yacht, l’oligarca russo Alexander Mijeev, amministratore delegato della Rosoboronexport, società statale produttrice di armi. Infuriato per l’invasione russa in Ucraina e per il presunto uso nel conflitto di armi fabbricate dalla compagnia del proprio capo, ha raccontato di aver cercato di vendicarsi: è salito sullo yacht, il Lady Anastasia (dal valore di circa sette milioni di euro), e ha aperto alcune valvole per cercare di affondarlo.
Il marinaio ha poi avvertito alcuni colleghi, che hanno tentato di evitare l’affondamento. L’uomo è stato arrestato dalla Guardia Civil e quando è stato rilasciato ha detto di volersi recare in Ucraina per unirsi ai nazionalisti conto le forze russe.
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