Affronto subito l’argomento senza troppi giri di parole: a me Lucio Dalla non è mai piaciuto, ma non lui che lo vedevo in giro per Via d’Azeglio o alla Cantina di Bentivoglio la sera tardi dopo la colazione prima di addormentarmi o a comprare il Resto del Carlino all’edicola di Daniele Carella o ritratto sui giornali acquistati da Daniele Carella insieme a quel malvagio di Roberto Morgantini*, una delle persone più cattive di Bologna e grande amico di Lucio Dalla, ma anche dei Metallica e di Marilyn Manson. Però quando è morto mi è dispiaciuto, lo ammetto.

Appresi della sua scomparsa da Twitter, l’uccello del malaugurio, e inaspettatamente mi dispiacque tantissimo. Fu come che due aerei di linea si fossero schiantati contro le due torri. O contro al Nettuno. Devastante. Siccome a me Lucio Dalla non è mai piaciuto, di conseguenza non ho mai comprato un suo disco né ho mai ascoltato la sua musica, eppure, nonostante questo aspetto non certo irrilevante, conosco quasi a memoria i testi delle sue strepitose hit, roba vecchia di trent’anni fa, ma anche qualcosa di più recente, tipo di dieci anni fa. E l’omino piccolo così e quella che l’hanno vista a una fontana che non ero io e la casetta piccola così e te vojo bene assai e balla balla ballerino e l’anno che sta arrivando tra un anno passerà e attento al lupo e mi chiamano Gesù bambino e Piazza Grande e Dark Bologna (sottotitolo Umarell 50 Special)… cheppalle dai. O no?

Lucio Dalla è morto anzianotto mentre era in tour, ha vissuto una vita ai massimi e se l’è goduta alla grande, averne di vite alla Lucio Dalla, e questo la città lo ha capito benissimo partecipando in massa al funerale o solo semplicemente portando un fiore davanti alla casa del Commendator Domenico Sputo.

Poi la sepoltura, le inutili polemiche di veri o presunti busonismi che non interessano a nessuno e infine la penosa conta delle proprietà: una paccata di milioni (cit.) che Lucio ha pensato bene di non scrivere nessun testamento alla faccia di chi è rimasto. Un grande anche solo per questo. Va detto. E son già passati dieci anni. Ci manchi Lucio. Manchi pure a me che mi ostino a dire a me Lucio Dalla non è mai piaciuto.

*Nel 2019 Morgantini è stato nominato da Mattarella Commendatore “per il suo contributo alla promozione di una società solidale e inclusiva” come fondatore delle Cucine Popolari che a Bologna servono 2500 pasti al mese ai più bisognosi.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Francesco De Gregori: “Una canzone sulla guerra in Ucraina? Scrivere a ridosso del disastro è sempre brutto”. Venditti: “In passato tra noi ‘scintille’, ma da fratelli”

next
Articolo Successivo

Tommaso Paradiso: “Le canzoni mi hanno aiutato a sconfiggere i demoni”. Ecco perché “Space Cowboy” è l’album della tenerezza

next