Sono 300 i testimoni chiamati nel processo che vede imputati Lionel Guedj, 41 anni, e suo padre Jean-Claude, 70 anni. I dentisti “macellai” di Marsiglia, così sono stati ribattezzati. La notizia, riportata dal Times, appare sui media francesi. Guedj prometteva ai suoi clienti un “sorriso da vip” ma quello che faceva era tutt’altro. La storia di Myriam è emblematica. Siamo nel 15° arrondissement di Marsiglia. È il 2005 quando Guedj apre il suo studio e dopo poco è già conosciuto. Myriam va da lui: “A 16 anni mi sono ritrovata con undici denti tagliati come fossero bastoncini”. La ragazza, spiega France Inter, era andata lì solo per una carie. E il suo calvario non è finito: “Mi ha danneggiato i denti, li ha sostituiti con denti grigi e mi ha fatto un preventivo per farmi rimettere denti bianchi” , dice. Una delle tante testimonianze contro i due dentisti che dovranno rispondere di “violenza volontaria con conseguente mutilazione permanente” . Non solo: è chiaro che i due sono sotto processo anche per frode: stando ai controlli del servizio di controllo medico (iniziati dopo le denunce a carico del dentista), le giornate lavorative di Guedj sembravano avere una media infinita di ore (dalle 41 alle 52) e nel 2010 il fatturato dello studio era intorno ai 2,6 milioni di euro. Lui dice di aver agito solo per i suoi pazienti e senza scopo di lucro. Ma il suo patrionio è di circa 12 milioni di euro. Rischia fino a 10 anni di carcere. Il processo va avanti.