Il Messaggero pubblica una svolta emersa nell'udienza dibattimentale di venerdì 25 febbraio. Il medico legale Antonio Oliva ha confermato che la morte del rapper è sopraggiunta per "crisi cardiorespiratoria da intossicazione acuta da stupefacenti" e che in questi casi è possibile che "si possa manifestare un respiro agonico", che può essere confuso con "un forte russare"
Sono passati più di cinque anni dalla morte di Vittorio Bos Andrei, in arte Cranio Randagio, il rapper noto per la sua partecipazione a X Factor. L’artista è morto a 21 anni nella notte tra l’11 e il 12 novembre del 2016 durante una festa in un appartamento della Balduina (Roma). Stando ai risultati dell’autopsia, il decesso è avvenuto a causa di un mix fatale di alcol, anfetamine e droga. Molte le domande sul caso, a cominciare da quanta droga girasse in quella casa. Ora Il Messaggero pubblica una svolta emersa nell’udienza di venerdì 25 febbraio. Mentre Vittorio Bos Andrei era agonizzante e sdraiato sul letto, gli altri ragazzi lo filmavano. “Ridevano e scherzavano”. Si erano accorti della gravità della situazione? Il medico legale Antonio Oliva ha confermato che la morte del rapper è sopraggiunta per “crisi cardiorespiratoria da intossicazione acuta da stupefacenti” e che in questi casi è possibile che “si possa manifestare un respiro agonico”, che può essere confuso con “un forte russare”. Nel filmato si vedono gli imputati Pierfrancesco Bonolis e Jaime Garcia de Vincentiis che sembrano non aver capito cosa sta accadendo: ridono e scherzano. L’accusa mira a stabilire se Vittorio Bois potesse essere salvato. “Quella notte sono stati consumati stupefacenti di ogni tipo, c’era un via vai di gente nella camera di Bonolis allestita appositamente per il consumo delle droghe”, la testimonianza di una ragazza presente alla festa. Francesco Manente è a accusao di morte in conseguenza di altro reato”, Pierfrancesco Bonolis e Jaime Garcia de Vincentiis di favoreggiamento per aver cercato di coprire l’amico. Il 16 marzo è prevista una nuova udienza processuale.