Il Dare Forward 2030, ovvero la strategia del sodalizio franco-italiano per i prossimi anni, è stata illustrata da Carlos Tavares oggi in Olanda. Focus sulla mobilità elettrica, con ben 75 nuovi modelli in arrivo entro il 2030, ma poche informazioni sulle vetture destinate ai singoli marchi come Fiat e Alfa Romeo. Tavares: "Stellantis sarà il campione del settore nella mitigazione del cambiamento climatico"
Una leadership da costruire sul fronte dell’auto elettrica. Questo il messaggio del piano industriale Dare Forward 2030 illustrato da Carlos Tavares oggi al Taets Art & Event Park di Zaandam, in Olanda. Un appuntamento lungamente atteso per Stellantis, passata per un atto di nascita il 16 gennaio 2021 e i due eventi dell’ EV Day 2021 l’8 luglio 2021 seguito dal Software Day il 7 dicembre.
Tasselli di una strategia dove lo sviluppo di piattaforme modulari e architetture informatiche andavano a porre le basi per la svolta, forse anche inattesa, arrivata oggi: il 100% delle vendite in Europa e il 50% delle vendite negli Stati Uniti rappresentate da vetture a batteria, già entro la fine del decennio. “Assumere la leadership nella decarbonizzazione è il nostro contributo per un futuro sostenibile” sottolinea Tavares aprendo il suo intervento da cui traspaiono soprattutto obiettivi di massima, ma pochissimi dettagli sulla gamma di modelli di cui da mesi si ventilava un clamoroso ritorno in chiave elettrica, da Fiat Panda a Lancia Delta giusto per citare due nomi.
L’accelerazione più tangibile è invece sulle quote, sulle percentuali destinate a salire vertiginosamente. Stellantis prevede per il 2030 il lancio di ben 75 nuovi modelli elettrici, tra cui il primo suv 100% elettrico a batteria del marchio Jeep (nella foto) che debutterà all’inizio del 2023, seguito dal Ram ProMaster Bev più avanti nel 2023 e il pickup Ram Bev nel 2024. Il risultato annunciato è quello di un totale di 1 milione di veicoli a batterie venduti nel 2024, 3 milioni nel 2027 e cinque milioni entro il 2030.
Una scalata anche imprevista rispetto alle posizioni critiche espresse da Tavares negli ultimi tempi, ma che ha la forza di una cifra cruciale per l’azienda, ovvero 5 miliardi di euro netti di risparmi ottenuti dalle sinergie industriali all’interno di un gruppo che conta su 14 marchi e dirige le sue attenzioni con forza al mercato cinese, pronto ad ospitare il debutto di 30 nuovi modelli entro il 2030. Anno in cui secondo Tavares verranno “raddoppiati i ricavi netti”, sostenendo “margini di reddito operativo rettificato a due cifre per tutto il decennio”.
“Stellantis sarà il campione del settore nella mitigazione del cambiamento climatico, raggiungendo le zero emissioni di carbonio entro il 2038” ribadisce Tavares, alla prova di un piano industriale che di fatto segue quello datato primo giugno 2018, l’ultimo firmato da Sergio Marchionne. I nuovi equilibri spostano il baricentro dell’attenzione verso la quota di 400 Gwh di capacità di batterie prodotte ogni anno, il nuovo traguardo di una azienda elettrocentrica da cui ci si aspetta ora di conoscere quali modelli nasceranno sulle piattaforme modulari Stla, quali segmento di mercato saranno destinati al marchio Fiat e Lancia, e che strada prenderà la convivenza con le motorizzazioni ibride di cui il piano Dare Forward 2030 non ha dato ulteriori notizie, anche se mantengono per l’industria europea un ruolo oggettivamente rilevante.