Il professore e commercialista, Andrea Perini, ha spiegato che la cifra più alta bonificata è tre milioni di euro per l'infermiera che curò la madre del leader di Forza Italia. Non analizzati gli eventuali conti all'estero
Da tempo la difesa di Silvio Berlusconi parla del processo Ruby ter come un “processo alla generosità” del leader di Forza Italia, oggi in aula ha testimoniato il professore e commercialista Andrea Perini, in qualità di consulente. Tre milioni di euro sono stati versati, per esempio, dall’ex premier nel 2008 all’infermiera che si prese cura della madre dell’ex premier, Rosa Bossi Berlusconi, morta a febbraio di quell’anno. È questa la cifra più alta bonificata ad una persona da uno dei conti del Cavaliere, tra il gennaio 2006 e il dicembre 2016, stando alle analisi effettuate dal consulente.
Una consulenza, fatta di tabelle e grafici illustrati in aula, per mostrare, come spiegato dal consulente che ha risposto alle domande dell’avvocato Federico Cecconi, il “quadro di generale generosità” dell’ex premier. E dunque Perini ha evidenziato che l’imputato, accusato di corruzioni in atti giudiziari, in quegli undici anni non solo ha versato come “liberalità” circa 4,1 milioni di euro alle ragazze che hanno preso parte alle serate di Arcore e ora sono imputate nel Ruby ter, ma anche circa 8,8 milioni di euro “a soggetti terzi”, ossia altre persone, come “un milione di euro” che è andato al conduttore tv Marco Columbro. O i “30mila euro bonificati” ad Alberto Torregiani, figlio del gioielliere ucciso nel ’79 dai Pac di Cesare Battisti. E ancora, sempre in quegli 11 anni, l’ex premier ha regalato anche circa 5,5 milioni ad “associazioni, enti, organismi politici, religiosi”. Il consulente ha anche chiarito che i conti personali del leader di FI, e in particolare uno, hanno registrato movimenti in entrata, sempre tra il 2006 e il 2016, per un “ordine di grandezza di 2,5 miliardi di euro, entrate che gli vengono da varie società e holding”.
Il consulente, che ha già lavorato per la difesa di Berlusconi nei processi sui casi Mediaset e Mills, ha illustrato le “dazioni complessive” in 11 anni, per un totale di circa 18,5 milioni di euro, andate alle imputate, a soggetti terzi e ad enti e associazioni. E ha chiarito, ad esempio, che dei 4,151 milioni di euro andati alle imputate (accusate di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza) e “suddivisi tra ogni beneficiaria”, circa 3,152 milioni sono arrivati con “prestiti infruttiferi” e “liberalità”, mentre il resto con “pagamenti per altre utilità, come le auto” o “canoni di locazione”.
E ha fatto notare che dal primo gennaio del 2006 al novembre 2011, e dunque prima che le ragazze diventassero formalmente testi nei processi sul caso Ruby, hanno ricevuto “1,9 milioni di dazioni”, tra cui ad esempio i 415mila euro a Raissa Skorkina. E, stando alla consulenza difensiva, hanno “percepito somme maggiori in quel lasso di tempo rispetto che al successivo”, ossia a quando poi erano testimoni e avrebbero detto il falso. Il consulente, inoltre, ha messo in luce pure gli altri bonifici a persone non imputate, anche ad altre donne (pure da 10mila euro), tra cui Adriana Verdirosi e Carolina Marconi, la showgirl che ha testimoniato nella scorsa udienza sempre per la difesa del Cavaliere. “Ci sono – ha aggiunto il consulente – beneficiarie che non sono imputate e che hanno ricevuto bonifici periodici con cadenza mensile da 2mila a 3mila euro, così come le imputate”. Nel controesame l’aggiunto Tiziana Siciliano ha chiesto al consulente se potesse escludere il fatto che Berlusconi “poteva avere dei conti esteri”. E Perini ha risposto: “Non posso escluderlo, io ho analizzato questi conti”. E ancora il pm: “E se ci fosse stato un pagamento estero su estero in favore di Karima El Mahroug, ciò non è analizzato, dunque, nella consulenza”. Il prossimo 16 marzo saranno sentiti i testi di altre difese e il 23 marzo ci sarà l’ultima udienza dedicata ai testimoni. Poi, ci sarà la requisitoria.