Una giornata di digiuno per chiedere la pace e “stare vicini alle sofferenze del popolo ucraino”. Questo l’annuncio del Papa nell’udienza generale di oggi in occasione del mercoledì delle Ceneri, inizio del tempo di Quaresima. “Una giornata”, ha detto il Papa all’Angelus “per sentirci tutti fratelli e implorare a Dio la fine della guerra”.
È un papa dal “cuore straziato” quello che è tornato a lanciare un appello perché “tacciano le armi”: nell’Angelus Bergoglio ha chiesto nuovamente di porre fine alla “follia” della guerra, lontana dai desideri della gente comune che paga il conflitto sulla propria pelle per gli interessi e i poteri di pochi. Le parole di Papa Francesco citano gli anziani e le madri in fuga con i figli e chiedono di aprire i corridoi umanitari per accogliere i profughi che stanno lasciando l’Ucraina: parole pronunciate in una piazza di bandiere gialle e blu.
Oltre alla guerra ucraina, Bergoglio ha ricordato i tanti altri conflitti in corso nel mondo: in Yemen, in Siria, in Etiopia. “Ripeto: tacciano le armi, Dio sta con gli operatori di pace non con chi usa violenza”. E ha citato la Costituzione italiana, che ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
Il digiuno per la pace in Ucraina coincide con quello del Mercoledì delle ceneri, praticato dai cristiani in vista della Pasqua. Oggi aderiscono al digiuno del Papa oltre 270 parlamentari, di ogni schieramento politico. Digiunerà anche la senatrice a vita Liliana Segre.