È in corso una battaglia legale con la Commissione Europea, che vuole eliminare la procedura con cui si può, attraverso Malta, “comprare l’ingresso nell’Ue”. Non è noto l'elenco delle persone che hanno ottenuto la cittadinanza investendo almeno un milione di euro sull'arcipelago
Malta ha annunciato la sospensione, con validità indeterminata, dei cosiddetti “passaporti d’oro” per gli investitori russi. È uno dei pochi stati membri dell’Unione europea a concedere questa tipologia di documenti agli investitori ricchi, e con una procedura simile è possibile ottenere anche i permessi per la residenza maltese: ad essere bloccati sono entrambi gli schemi previsti dalla legislazione, introdotta nel 2014, dal premier laburista Joseph Muscat, che riguarda sia i passaporti che i permessi di residenza annuali.
Dopo aver subito negli ultimi giorni una pressione crescente dalla Commissione Europea e dall’amministrazione Biden, il governo maltese ha sospeso l’attività di concessione della cittadinanza e della residenza maltese ai candidati russi e bielorussi, dichiarando che al momento non è possibile eseguire in maniera efficace i controlli di due diligence necessari per la procedura. Sarà quindi sospesa anche l’elaborazione dei passaporti in atto e il rinnovo della documentazione dovrà essere valutata caso per caso, in base a nuovi controlli di conformità. Malta non ha mai divulgato l’elenco delle persone che, a partire dal 2014, hanno ottenuto la cittadinanza facendo investimenti di almeno un milione di euro sull’arcipelago – lo schema dei “passaporti d’oro” avrebbe portato nelle casse dello stato circa un miliardo di euro.
Il ministro degli esteri Evarist Bartolo ha dichiarato che nessuno degli oligarchi russi inseriti nelle liste delle sanzioni dell’Unione europea ha ottenuto la cittadinanza, anche se molti cittadini russi si sono candidati per il “passaporto d’oro”, cercando di fuggire dal regime di Vladimir Putin. “I migliori oligarchi non vengono a Malta” ha detto Bartolo, ma “vanno dove sono i grandi. A Londra e in altre capitali europee”. Attualmente è in corso una battaglia legale tra Malta e la Commissione Europea: quest’ultima vuole eliminare la procedura con cui è possibile, attraverso Malta, “comprare l’ingresso nell’Ue e nei suoi sistemi finanziari aggirando le sanzioni occidentali”, ma il governo maltese sostiene che le regole con cui assegnare la cittadinanza siano una questione di sovranità nazionale.