Uno dopo l’altro, i grandi marchi internazionali sospendono o lasciano i loro affari in Russia a causa di quanto sta accadendo in Ucraina. Lo fa sapere il sito Novaia Gazeta. Fra la defezioni più recenti quella del più grande produttore di abbigliamento Marks & Spencer, che ha frenato la fornitura dei propri prodotti verso Mosca. La società ha precisato inoltre che donerà beni per un valore di 1,5 milioni di sterline al fondo per aiutare i rifugiati. Stessa comunicazione è arrivata dal Gruppo Panasonic, che ha sospeso gli scambi e ha espresso “le più sentite condoglianze a tutti coloro che sono stati colpiti” e ha promesso di donare circa 20 milioni di yen in sostegno ai profughi. Per quanto riguarda il settore della ristorazione, la guida gastronomica Michelin ha annunciato che non collaborerà più con i ristoranti russi.
Nel campo dell’alta moda, la casa di moda francese Hermès ha sospeso le vendite e ha fatto sapere che le sue boutique a Mosca chiuderanno nei prossimi giorni. Dall’Austria, l’azienda Swarovski ha chiuso le vendite con questo messaggio, riportato da Novaia Gazeta e pubblicato sul suo sito web: “A causa della situazione attuale, le vendite nel negozio online swarovski.com non sono temporaneamente disponibili per questa regione”. Lo stesso h fatto Burberry. E anche Brian Chesky, Ceo di Airbnb, ha detto su Twitter che le operazioni del gruppo in Russia e Bielorussia sono interrotte. Il colosso Microsoft sospenderà “tutte le nuove vendite di prodotti e servizi in Russia”, come ha detto in un post pubblicato online dal presidente Brad Smith, sottolineando che la società sta “sospendendo molte attività in Russia in conformità con le decisioni sulle sanzioni governative”. Ha precisato Smith: “Riteniamo di essere più efficaci nell’aiutare l’Ucraina quando adottiamo misure concrete in coordinamento con le decisioni prese da questi governi e adotteremo ulteriori misure man mano che questa situazione continua ad evolversi”. Coinvolta anche l’industria orologiera svizzera, con il suo maggiore rappresentante Swatch: ha sospeso le consegne. E alla lista si aggiunge il brand francese Lvmh, che chiuderà in via temporanea tutte le sue 124 boutique in Russia. Lo ha reso noto il gruppo guidato da Bernard Arnault. Alcuni degli altri brand che in precedenza hanno già deciso di lasciare il Paese governato da Putin: IKEA, H&M, Nike, Apple, Dell, Ford, BMW, Harley-Davidson.