L’Italia ha bisogno di un Sistema di Deposito Cauzionale per ridurre l’inquinamento di mari, campagne e città e per raggiungere gli obiettivi di raccolta e riciclo europei. Dopo l’appello lanciato a novembre 2021 al Governo Draghi e al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, per velocizzare l’introduzione di un efficace sistema di deposito, l’Associazione nazionale Comuni Virtuosi lancia la campagna nazionale ‘A Buon Rendere – molto più di un vuoto’, in collaborazione con A Sud Onlus, Altroconsumo, Greenpeace, Italia Nostra, Kyoto Club, LAV, Legambiente, Lipu-Bird Life Italia, Oxfam, Marevivo, Pro Natura, Retake, Slow Food Italia, Touring Club Italiano, WWF e Zero Waste Italy.
Come raggiungere gli obiettivi della direttiva sul monouso – La direttiva sulla plastica monouso (Sup) impone, infatti, un tasso di raccolta del 90% per le bottiglie di plastica per bevande entro il 2029 (con un obiettivo di raccolta intermedio del 77% entro il 2025). Impossibile da raggiungere senza il DRS (Deposit Return Systems), un sistema di raccolta selettiva degli imballaggi per bevande monouso in base al quale il consumatore paga una piccola cauzione (in Europa solitamente tra i 10 ed i 25 centesimi di euro) in aggiunta al prezzo di vendita ordinario di una bevanda che viene restituita interamente al momento del conferimento dell’imballaggio vuoto da parte del consumatore.
La campagna nazionale – L’iniziativa punta a sensibilizzare cittadini, politica, industria delle bevande e distribuzione organizzata sui benefici di un Sistema di Deposito attraverso petizioni, sondaggi, eventi pubblici e altre attività. Ogni cittadino può partecipare alla campagna firmando una petizione, ma l’invito è rivolto anche ad organizzazioni nazionali ed enti locali. Con la campagna di chiede un sistema che, sulla scorta dei sistemi di deposito già operanti con successo in diversi Paesi UE, sia di portata nazionale, obbligatorio per i produttori e che copra tutte le tipologie di bevande in bottiglie di plastica, vetro e lattine. “La nostra iniziativa si vuole raccordare anche con le attuali iniziative delle istituzioni UE, che stanno considerando un possibile approccio al DRS comune in tutta Europa” spiegano i promotori, secondo cui “la differenza tra i tassi di intercettazione delle bottiglie per bevande tra i Paesi membri con e senza tale sistema in vigore (rispettivamente, 94% e 47%) manda un segnale inequivocabile. I tassi medi di intercettazione degli imballaggi per bevande nei DRS attivi in Europa superano il 90%”.
Il sondaggio – Con questo obiettivo, nell’ambito della campagna, è stata commissionata una ricerca, condotta da AstraRicerche a inizio febbraio 2022, tramite oltre mille interviste a residenti in Italia di età compresa tra i 18 e i 65 anni: l’83% sostiene l’introduzione di un Sistema di Deposito, ma solo l’8% ritiene di essere già ben informato su cosa si intenda per Sistema di Deposito Cauzionale per imballaggi di bevande monouso, mentre più del 40% afferma di non aver mai sentito parlare di questa soluzione.