Gli Stati Uniti dovrebbero “mettere la bandiera cinese” sui caccia F22 e “bombardare a tappeto la Russia”. È guerra in Ucraina in seguito all’invasione di Putin, e Donald Trump trova il tempo di scherzare: “Poi diciamo, è stata la Cina, non siamo stati noi e loro cominciano a combattersi tra di loro e noi ci sediamo a guardare”, ha detto ancora l’ex presidente tra le risate dei ‘big donor’ (gli sponsor) repubblicani che hanno partecipato ad un evento a New Orleans, secondo quanto rivela il Washington Post.

La testata americana ha una registrazione del discorso di Trump – durato 84 minuti – durante il quale ha lodato il leader nordcoreano Kim Jong Un affermando che è “un tipo duro” e apprezzando il fatto che il dittatore abbia “controllo totale” sul suo Paese. Ha inoltre ribadito di essere stato molto più severo con Putin rispetto agli altri presidenti, nonostante le accuse rivolte alla sua campagna elettorale di aver avuto l’aiuto e il sostegno dei russi per vincere le elezioni del 2016. E se il tycoon si trovasse ancora alla Casa Bianca, ha detto il tycoon stesso, non ci sarebbe stata nessuna invasione dell’Ucraina: “Io ho conosciuto bene Putin, non l’avrebbe fatto, non l’avrebbe mai fatto“.

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