“Impacchettata” e portata in bunker per proteggerla dai bombardamenti. A Leopoli la statua di Gesù Cristo della cattedrale armena della città è stata rimossa dalla chiesa per essere portata in un luogo sicuro. A raccontarlo Tim Le Berre, esperto di conservazioni dei beni durante i conflitti armati per l’esercito francese. Le Berre nel cinguettio, in cui allega la foto scattata da un fotografo freelance portoghese André Luis Alves, come riporta il Corriere, spiega anche che l’ultima volta la statua “fu portata fuori durante la Seconda Guerra Mondiale”.

Anche Lilia Onyschenko, direttrice del dipartimento per la protezione del patrimonio storico di Leopoli, riporta il quotidiano di Via Solferino, ha confermato l’attenzione particolare ai beni culturali. “Stiamo avvolgendo le sculture con teli ignifughi, lana di vetro, un alluminio speciale. E poi li mettiamo nei sacchi”. Nel caso in cui una scultura venisse colpita direttamente, il salvataggio sarebbe difficile, ma “nel caso ci fosse una potente onda d’urto le statue non si romperanno in mille pezzi”.

Come ha spiegato all’inviata del Corriere padre Jakub della Cattedrale armena, “ogni oggetto storico deve essere protetto così come le persone. E ora il Cristo si trova in un luogo sicuro”.

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