In occasione dell’inizio del processo d’appello bis, previsto per lunedì 7 marzo a Firenze, torna viva la memoria della strage di Viareggio. Ilfattoquotidiano.it pubblica in esclusiva per tre giorni il documentario Il sole sulla pelle, di Massimo Bondielli e Gino Martella, che racconta il dolore e la rabbia, trasformati in determinazione e coraggio, della comunità viareggina che si ritrova solidale intorno ai familiari delle vittime della strage ferroviaria del 29 giugno 2009, nella quale persero la vita 32 persone.

In Cassazione sono stati prescritti gli omicidi colposi delle 32 vittime, mentre la Corte ha deciso di rinviare a un secondo processo d’appello per tutti gli imputati solo per il disastro. Nei gradi precedenti del processo la prescrizione aveva già cancellato i reati di incendio colposo e lesioni gravi e gravissime. Tutte le imprese sono state assolte. Eppure anche la Corte di Cassazione, nelle motivazioni, aveva sottolineato che il “controllo sulla manutenzione avrebbe evitato l’incidente”.

Per l’associazione dei familiari Il mondo che vorrei è comunque “una sentenza (quella della Suprema Corte, ndr) che offende i familiari delle 32 vittime, che cancella le due sentenze, che calpesta 12 anni di mobilitazione permanente e popolare”. “Gli effetti di questa sentenza – continua la nota – ricadranno a cascata sui ferrovieri e, in generale, su lavoratori e lavoratrici, come è avvenuto per il processo del disastro di Pioltello (25 gennaio 2018: 3 vittime), dove non sono state ammesse, come parte civile, le rappresentanze dei lavoratori e altre associazioni come Il Mondo che vorrei” dei familiari di Viareggio, Assemblea 29 giugno, Medicina democratica”.

In occasione del secondo processo d’appello che si celebrerà a Firenze i familiari e i cittadini che da anni sostengono questa battaglia di civiltà si danno appuntamento al mercato ortofrutticolo del capoluogo toscano, in via Guidonia, per una “passeggiata” fino al tribunale.

Il sole sulla pelle – che ilfattoquotidiano.it terrà online per tre giorni in esclusiva – è stato finalista ai Nastri d’Argento Doc 2019 ed è sostenuto dalla Toscana Film Commission e da L’Aura Scuola di Cinema di Ostana. Lorenzo Hendel – documentarista ed ex responsabile editoriale di Doc3, su Rai3 – lo ha definito “un documentario che non impone la sua morale. Ti accompagna nella storia di Viareggio, facendoti stare accanto a Marco Piagentini e dopo 62′ non potrai più dimenticare quanto accaduto la notte del 29 giugno 2009″. “Da 8 anni – dicono gli autori Bondielli e Martella – con il nostro lavoro cinematografico stiamo accanto alla battaglia dell’ass. Il Mondo che Vorrei di Viareggio, per la sicurezza, la giustizia, la verità ed anche la libertà. Ed è un onore poter continuare a farlo ancora con la ripresa del processo d’Appello bis”.

Articolo Successivo

Covid, 35.057 nuovi contagi e 105 in 24 ore: in aumento rispetto a sette giorni fa

next