Tra gli ospiti di Fabio Fazio durante la puntata di Che Tempo Che Fa andata in onda ieri 6 marzo, anche Andriy Shevchenko. L’allenatore ed ex calciatore, nato a Dvirkivščyna (Ucraina) 45 anni fa, ha esordito commosso dopo aver visto una clip che ripercorreva i suoi successi con la nazionale ucraina. “Non riesco a vedere queste immagini senza lacrime – ha detto lo sportivo in collegamento da Londra -. Quando sono arrivato in Italia, l’Italia mi ha aperto il cuore. Mi avete fatto sentire uno di voi. Sento che l’Italia è la mia seconda patria. Ve lo chiedo per favore: aprite il cuore alla mia gente, aiutate donne, bambini, persone anziane. Hanno bisogno del vostro aiuto”.
“Adesso arriveranno molti profughi. Molte persone li accolgono nelle case, si sta facendo tutto il possibile per aprire corridoi umanitari. Le associazioni di volontariato sono fisicamente al confine con Polonia e Moldavia per cercare di assistere i profughi di guerra, ma è chiaro che la situazione nella quale si trova l’Ucraina è indicibile”, ha detto il conduttore per poi chiedere all’ex calciatore del Milan in che situazione si trovino i suoi familiari. “Ho mia mamma, mia sorella, i miei parenti in Ucraina – ha risposto -. Hanno deciso di restare a Kiev. Li sento tutti i giorni, sono molto preoccupato per la loro scelta di rimanere là. Mi raccontano quello che sta succedendo lì. Le città sono bombardate, muoiono bambini, persone anziane che non riescono a scappare. Le immagini che arrivano da lì sono immagini che non riesco neanche a guardare”.
Allora il padrone di casa: “Già la primavera scorsa avevi espresso preoccupazione, ti aspettavi che sarebbe accaduto tutto ciò?”. “No, non potevo crederci. Anche il mio sogno più brutto non poteva arrivare a questo. Voglio ringraziare l’Italia per il supporto”, ha risposto Shevchenko. Poi ha aggiunto: “La potenza dello sport è enorme, soprattutto con il messaggio che diamo alle persone. Noi possiamo cambiare la mente delle persone. Quello che possiamo fare è parlare di più e non fermarci mai”. E ancora lo sportivo ucraino ha spiegato: “L’unico messaggio che possiamo dare è un messaggio di pace, dobbiamo trovare soluzioni diplomatiche [..] Zelensky è un simbolo adesso, una persona che è riuscita ad unire il popolo ucraino. Io sento spesso il suo ufficio, anche il Sindaco di Kiev. Noi stiamo difendendo i nostri diritti, la nostra terra, la nostra libertà. Questa è la nostra decisione, noi vogliamo fare parte dell’Europa”.