Milano, 10 mar. (Adnkronos Salute) - La dieta mediterranea come un farmaco, ma per chi? Quando e come? "Le evidenze scientifiche sugli effetti positivi della dieta mediterranea (Dm) sono ormai tali che questa può essere raccomandata in diversi contesti clinici e per diverse patologie, influendo su prevenzione, cura, assistenza e riabilitazione. Per definire gli standard della sua definizione e delle sue varie applicazioni sono state elaborate le prime Linee guida, promosse dalla Fondazione dieta mediterranea, dalla Società italiana nutrizione artificiale e metabolismo (Sinpe) e dalla Società italiana per la prevenzione cardiovascolare (Siprec), con il supporto metodologico dell'Iss", comunica lo stesso Istituto superiore di sanità in un aggiornamento sul suo sito web.
Il documento risponde a 10 domande (da 'Qual è l'efficacia della Dm nel ridurre la mortalità?' a 'La Dm è sostenibile?') ed è stato realizzato con il contributo di oltre 20 società scientifiche nazionali e stakeholder, spiega l'Iss. E' il risultato di un'approfondita analisi della letteratura scientifica e del lavoro di un gruppo multidisciplinare di esperti, che ha portato a elaborare oltre 50 raccomandazioni sull'impatto della dieta mediterranea su mortalità, malattie cardiovascolari, neurologiche, oncologiche, metaboliche, muscolo-scheletriche, fragilità e disabilità nell'anziano, malattie autoimmuni, malattie della gravidanza, con un'indicazione di quanto forti siano le evidenze sull'efficacia.
Inoltre, sono stati preparati dei quesiti specifici per definire attualmente cos'è la dieta mediterranea e i benefici economici. Il contenuto è destinato a tutti i professionisti sanitari e sociali coinvolti nella promozione e nell'applicazione della dieta mediterranea come strumento di prevenzione in qualsiasi setting di cura e presa in carico, così come nei vari contesti di intervento. Inoltre, le raccomandazioni contenute nel documento sono rivolte anche ai decisori politici e ai responsabili di strutture sanitarie, sociali ed educative.
Commenta Marco Silano, direttore del Dipartimento malattie cardiovascolari, endocrinometaboliche e dell'invecchiamento dell'Iss: "Le linee guida sulla dieta mediterranea mirano a promuovere uno stile di vita sano, basato sull'equilibrio nutrizionale e sulla sostenibilità ambientale. Le raccomandazioni alimentari sono state elaborate alla luce delle più recenti evidenze scientifiche, con particolare attenzione agli effetti benefici della dieta mediterranea nella prevenzione e trattamento delle malattie cronico-degenerative e alla sua importanza per la salute del pianeta". Aggiunge Nicola Veronese della Saint Camillus International University of Health Sciences: "La dieta mediterranea non è solo un patrimonio culturale, ma rappresenta un modello alimentare riconosciuto dall'Unesco come bene immateriale dell'umanità. Con queste nuove linee guida si intende rafforzare il suo ruolo nella prevenzione, a diversi livelli, e nella promozione della salute pubblica".
La dieta mediterranea, come descritta nel documento - approfondisce l'Iss - non si limita a un regime alimentare, ma rappresenta un vero e proprio stile di vita salutare e sostenibile. Le sue radici affondano negli studi pionieristici di Ancel Keys, evolvendosi nel tempo con molteplici descrizioni e diverse piramidi alimentari. La Dm si contraddistingue per l'alto consumo di alimenti di origine vegetale (verdure, frutta fresca, legumi, cereali integrali, frutta a guscio) e di olio d'oliva come fonte principale di grassi monoinsaturi. Dal punto di vista concettuale, include abitudini alimentari consapevoli, come la scelta di prodotti alimentari a chilometro zero e provenienti da filiera corta e stagionali, attività fisica regolare, adeguato riposo, convivialità e socialità. Promuove valori come ospitalità, vicinato, dialogo interculturale e rispetto della diversità, incarnando il concetto di 'vivere mediterraneo'. La definizione operativa proposta nelle linee guida enfatizza l'importanza di un consumo moderato di pesce, frutti di mare, uova, carni bianche, latte e derivati, limitando carne rossa e dolci.
I benefici della dieta mediterranea sono documentati in numerosi ambiti.
Malattie cardiovascolari: la Dm riduce l'incidenza di arteriopatia periferica, fibrillazione atriale e ictus, infiammazione cronica, inoltre riduce la mortalità per cause cardiovascolari.
Patologie oncologiche: adottare la Dm diminuisce il rischio di numerosi tumori, come tumore al colon retto, mammella, fegato, stomaco e polmone, con un effetto protettivo dovuto all'alto consumo di fibre, antiossidanti e grassi sani.
Diabete e patologie metaboliche: la Dm favorisce il controllo glicemico, riduce il rischio di diabete tipo 2 e migliora la resistenza all'insulina.
Obesità e sovrappeso: la Dm contribuisce a mantenere un peso normale, riducendo l'accumulo di grasso viscerale e migliorando il profilo lipidico.
Salute neurocognitiva: la Dm riduce l'incidenza di malattia di Alzheimer, Parkinson e depressione, grazie all'apporto di acidi grassi polinsaturi, vitamine e minerali.
Osteoporosi e fragilità: l'aderenza alla Dm contribuisce alla salute ossea, riducendo il rischio di fratture grazie all'apporto di calcio, vitamina D e antiossidanti.
Sarcopenia: la Dm concorre a preservare la massa muscolare negli anziani, migliorando la forza fisica e la qualità della vita.
Artrosi: è stato osservato un miglioramento del dolore e della funzionalità articolare nei pazienti con artrosi che seguono la Dm, attribuibile alle proprietà antinfiammatorie dell'olio d'oliva e degli acidi grassi polinsaturi.
Salute materno-infantile: nelle donne in gravidanza, la Dm è associata a un minor rischio di diabete gestazionale, preeclampsia, parto pretermine e basso peso neonatale.
Aspetti Economici: la Dm migliora la qualità della vita, misurata in Qalys, e riduce i costi sanitari diretti con un impatto positivo sui bilanci dei sistemi sanitari grazie alla diminuzione dei costi perle cure.
Andrea Lupi e Pierluigi Morena
Avvocati internazionalisti
Zonaeuro - 8 Marzo 2022
Da Salvini a Vox: è bene ricordare chi ha visto nel sistema russo un punto di riferimento
“Alcuni si sentono ingannati, altri mortificati”. È questo l’incipit di un articolo de El País dal titolo eloquente: La guerra mette all’angolo gli amici europei di Putin. Un reportage che mette a nudo gli imbarazzi di Marine Le Pen in Francia e l’impaccio dell’ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder, ora lobbista in campo energetico. Ma si evidenzia anche il silenzio di Silvio Berlusconi cui fanno da contraltare le chiassose giravolte di Matteo Salvini. È soprattutto l’ala estrema della destra europea a balbettare, impegnata in un esercizio che tende a rimuovere velocemente tutte le impronte delle relazioni intessute con il regime greve di Vladimir Putin.
È Contexto (www.ctxt.es), rivista digitale spagnola diretta da Miguel Mora, a disegnare un preciso profilo del Salvini filo-russo. Il magazine passa in rassegna le foto del 2014 che ritraevano il leghista in Piazza Rossa, un volto disteso e sorridente, il pollice in alto e una immacolata t-shirt con su stampata l’immagine di Putin con cappello militare. Segue la cronistoria sugli incontri di dirigenti leghisti con gli uomini del Cremlino all’Hotel Metropol e sui presunti finanziamenti al partito padano. Un film già visto, ma il racconto ha il merito di non fa cadere nell’oblio le dichiarazioni del 2018 di Salvini che, vicepremier e nel pieno dell’avanzata sovranista, nella sede moscovita di Confindustria fece professione di fede alla Mosca putiniana, luogo ritenuto più attraente di certi paesi dell’Unione europea.
Cicerone nel De oratore sosteneva che la memoria è tesoro e custode di tutte le cose, perciò è oggi un bene ricordare chi ha preso a bersaglio le democrazie liberali, chi ha visto nel sistema russo un punto di riferimento, esaltando il decisionismo dell’Uomo forte e la cultura identitaria. Sottacendo, però, il liberismo spinto concesso solo ad autocrati e ad apparati, la gestione delle immense risorse pubbliche lasciata nelle mani di fedeli oligarchi, con ricadute minime sulla popolazione. Non spendendo neanche una parola sulla mancanza di libera informazione, sulle limitazioni delle libertà individuali, sulla mano pesante verso qualsiasi forma di opposizione. Nutrendosi del sistema liberale che impernia l’intera impalcatura eurounitaria si assume a modello un sistema antitetico, apertamente illiberale. Costruendo una fitta rete con partiti e movimenti dell’ultradestra aventi ambizioni di governo, ora alle prese con una spericolata “inversione a U” in politica estera.
Il sovranismo espresso in Italia da Matteo Salvini e Giorgia Meloni ha trovato sfogo in Spagna nel partito muscolare Vox, non poche volte i leader nostrani hanno mostrato interesse verso la formazione di Santiago Abascal. Non sono mancati negli anni tweet di apprezzamento e di comunione d’intenti, e ancora riecheggiano le parole di affinità urlate dalla leader di FdI lo scorso autunno dal palco di Madrid. Anche Abascal è rimasto spiazzato dal frastuono dei cannoni dell’Armata Rossa, scosso dall’invasione ha pensato bene di riesumare lo spettro comunista, addirittura imputando all’Esecutivo a guida socialista rapporti di alleanza con il dittatore Putin.
È vero che il leader di Vox ha avuto una visione più atlantista dei nostri sovranisti, guardando di più al trumpismo dell’ideologo Steve Bannon, tuttavia non sono mancate vicinanze ideali col nazionalismo russo e con la cultura “machista”. Lo scorso gennaio in un vertice dell’ultradestra tenutosi a Madrid il premier polacco Mateusz Morawiecki ha dovuto faticare non poco perché, nel comunicato finale, si condannassero le manovre russe alla frontiera con l’Ucraina. In quegli stessi giorni Jorge Buxadé, eurodeputato di Vox, votava con i rappresentanti dell’Ecr (gruppo euroscettico che unisce FdI e Vox) contro un report del Parlamento Ue sulla disinformazione e le ingerenze straniere nei processi democratici europei.
Non è tutto, da più di vent’anni opera a Madrid “HazteOír”, un’associazione ultracattolica in patria connessa a Vox e in campo internazionale legata alla Russia. Più volte ha organizzato, in uno con CitizenGO, campagne globali contro l’aborto, per la famiglia, e contro leggi definite ideologiche, come quella sulla “violencia de género”, considerata espressione del chiamato femminismo nazista (“el feminazi”). Politiche sostenute a suon di dollari dalla Federazione Russa, come si legge in Tip of the iceberg, studio del Parlamento europeo che denuncia come oligarchi vicini a Putin avrebbero sborsato 188 milioni di dollari per finanziare organizzazioni di estrema destra o gruppi conservatori cristiani.
Conta la memoria, come pure la trasparenza, lo sottolinea con efficacia il titolo del capitolo del Rapporto Ue sui finanziamenti occulti: “Power remains strong when it remains in the dark; exposed to the sunlight it begins to evaporate.”
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Manila, 11 mar. (Adnkronos/Afp) - L'ex presidente filippino Rodrigo Duterte è stato arrestato all'aeroporto di Manila su mandato della Corte penale internazionale (Cpi) in quanto sospettato di crimini contro l'umanità nella sua 'guerra' al traffico di droga. Le organizzazioni per i diritti umani stimano che decine di migliaia di persone siano state uccise dalla polizia e da gruppi di vigilanti, spesso senza che fosse dimostrato che fossero legati agli stupefacenti.
La Corte penale internazionale ha aperto un’indagine sulla campagna anti droga lanciata nel 2016, che ritiene possa costituire un crimine contro l’umanità. "Questa mattina presto, l'Interpol Manila ha ricevuto la copia ufficiale del mandato di arresto emesso dalla Cpi", ha affermato la presidenza in una nota. "Attualmente è in detenzione. L'ex presidente e il suo entourage godono di buona salute e sono esaminati dai medici".
L’ex presidente stava tornando da un breve viaggio a Hong Kong ed era appena atterrato all’aeroporto internazionale di Manila. Domenica, parlando davanti a migliaia di lavoratori filippini a Hong Kong, Rodrigo Duterte ha condannato l'indagine, definendo gli investigatori della Cpi "figli di p...", pur ammettendo che "accetterebbe", se lo fosse, di essere arrestato. Le Filippine hanno lasciato la Cpi nel 2019 su suo ordine, ma il tribunale con sede a L’Aia, nei Paesi Bassi, ha affermato di mantenere la giurisdizione sugli omicidi avvenuti prima del ritiro del paese, così come sugli omicidi commessi nella città di Davao, quando Duterte ne era sindaco, prima di diventare presidente.
Secondo i dati ufficiali diffusi dalle Filippine, più di 6.000 persone sono state uccise nelle operazioni antidroga sotto la presidenza di Duterte. I procuratori della Corte penale internazionale stimano che il numero di morti sia compreso tra 12.000 e 30.000. L'ex presidente rimane estremamente popolare nelle Filippine, dove molti hanno sostenuto le sue soluzioni rapide alla criminalità. Rimane una potente forza politica e sta lottando per riconquistare il suo posto di sindaco nelle elezioni di medio termine di maggio.
Palermo, 11 mar. (Adnkronos) - I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina, in due distinte operazioni, hanno sequestrato circa 2 chili di cocaina e quasi 40 chili di hashish in transito sullo Stretto di Messina, arrestando tre responsabili. L’attività, condotta dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Messina con il prezioso ausilio delle unità cinofile, attesta la costante attenzione al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto ai punti di accesso alla Sicilia. In particolare, grazie al fiuto del cane antidroga Lord, altamente specializzato in operazioni della specie, durante il controllo di una autovettura appena sbarcata dalla costa calabra e condotta da un giovane di origini straniere, i militari rinvenivano due panetti contenenti oltre 2 chili di cocaina, abilmente occultati all’interno dei sedili anteriori del mezzo. Lo stupefacente, contraddistinto dal simbolo di un peperoncino rosso, avrebbe potuto fruttare, sulle piazze di spaccio siciliane, circa 650.000 euro.
Sulla base delle risultanze investigative, che dovranno comunque trovare conferma in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio e ferma restando la presunzione d’innocenza valevole ora e fino alla condanna definitiva, l’indagato è stato tratto in arresto, in flagranza di reato, per traffico di sostanze stupefacenti ed aggregato alla casa circondariale di Gazzi. Lo stesso giorno, sempre presso la Rada S. Francesco, i Finanzieri hanno sottoposto a controllo i passeggeri di un pullman di linea proveniente dal centro Italia, tra cui un uomo originario del Marocco che deteneva, all’interno del trolley con cui viaggiava, oltre 33 chili di hashish, del valore di oltre 300.000 euro. Per tentare di occultare il forte odore dello stupefacente, l’uomo aveva avvolto i panetti in voluminose coperte di pile e cosparso tutto con polvere di caffè. I Finanzieri hanno, dunque, tratto in arresto il corriere ed il connazionale che lo attendeva, con la propria autovettura, all’arrivo del pullman presso la stazione etnea.
A seguito di perquisizione d’iniziativa dell’abitazione sita in Catania, ove entrambi dimoravano, sono stati, inoltre, rinvenuti e sottoposti a sequestro altri 4,6 chili di hashish. "Si evidenzia che il provvedimento cautelare è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare; pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza", spiegano le Fiamme gialle.
L'impegno "nello specifico comparto testimonia la rilevanza attribuita al fenomeno criminale dalle Fiamme Gialle messinesi e dalle Autorità Giudiziarie del distretto, coralmente considerato di grave impatto sociale". E ancora: "Ciò conferma, inoltre, la centralità del territorio messinese quale porta d’ingresso dello stupefacente nell’isola, nonché punto strategico per il transito e il traffico di ingenti quantità di narcotico, primaria fonte di sostentamento delle organizzazioni criminali".
Moasca, 11 mar. (Adnkronos/Afp) - Il "massiccio" attacco di droni ucraini contro Mosca avvenuto nella notte ha ucciso almeno una persona e ne ha ferite altre tre. Lo ha riferito il governatore regionale Andrei Vorobyov su Telegram, precisando che "oggi alle 4 del mattino è iniziato un massiccio attacco di droni su Mosca e la regione di Mosca. Al momento, sappiamo di 1 morto e 3 feriti".
Riad, 11 mar. (Adnkronos) - L'Arabia Saudita e il Qatar hanno condannato l'interruzione da parte di Israele della distribuzione di elettricità nella Striscia di Gaza, invitando la comunità internazionale a intervenire. Il ministero degli Esteri saudita ha espresso “la sua condanna nei termini più forti”, mentre il Qatar ha denunciato “una flagrante violazione del diritto internazionale umanitario”.
Nuuk, 10 mar. (Adnkronos) - In Groenlandia si vota per eleggere il nuovo parlamento nazionale. La notizia, in passato, non aveva mai avuto grande risonanza al di fuori della capitale Nuuk e - seppur quasi solo di riflesso - a Copenaghen. Il voto di oggi, tuttavia, avrà un significato particolare per il Paese e non solo. Il "merito" è del presidente americano, Donald Trump, le cui dichiarazioni d'intenti sul controllo della Groenlandia - isola strategica nell'Artico e ricca di risorse naturali - potrebbero condizionare le scelte dei circa 41.000 elettori chiamati a scegliere i 31 membri del parlamento locale.
Ilpresidente americano continua a ribadire di voler prendere il controllo della Groenlandia "in un modo o nell'altro", nonostante si tratti di un territorio in gran parte inospitale e la cui superficie è all'80% ghiacciata. "Come ho chiarito nel mio discorso al Congresso, gli Stati Uniti sostengono fermamente il diritto del popolo groenlandese a determinare il proprio futuro", ha scritto Trump in un post su Truth a poche ore dal voto. "Siamo pronti a investire miliardi di dollari per creare nuovi posti di lavoro e renderli ricchi. E, se lo desiderano, li accoglieremo nella più grande nazione del mondo: gli Stati Uniti d’America", ha aggiunto.
Già durante il suo primo mandato, Trump aveva presentato un’offerta ufficiale alla Danimarca per acquistare la Groenlandia, sottolineando l’importanza strategica dell’isola su cui dal 1950 gli Stati Uniti mantengono la base spaziale di Pituffik, nel nord-ovest. Già allora, le risposte di Copenaghen e Nuuk erano state nette: la premier danese, Mette Frederiksen, definì l'idea di vendere la Groenlandia agli Stati Uniti "assurda" e ribadì che l'isola "non è in vendita". Frederiksen sottolineò che la Groenlandia è una regione autonoma con il diritto di decidere il proprio futuro e che la proposta di Trump non aveva alcun fondamento realistico.
Da parte sua, anche l'allora premier groenlandese, Kim Kielsen, respinse fermamente l'idea, affermando che la Groenlandia non aveva alcuna intenzione di essere ceduta a un'altra nazione e che avrebbe continuato a lavorare per la propria autonomia e, un giorno, l’indipendenza dalla Danimarca. L'episodio portò a una crisi diplomatica tra Stati Uniti e Danimarca. Dopo il rifiuto, Trump annullò una visita ufficiale a Copenaghen prevista per settembre 2019, definendo Frederiksen "sgradevole" per il modo in cui aveva respinto la proposta.
A distanza di sei anni, il "sentiment" dei groenlandesi non sembra essere troppo cambiato. Il premier Mute Egede ha espresso preoccupazione per "l’imprevedibilità" di Trump, affermando in un’intervista alla televisione pubblica danese che l'insistenza con cui il tycoon parla dei suoi piani per l'isola sta influenzando "diversi scenari globali". Secondo Egede, la Groenlandia non guarda più agli Stati Uniti con lo stesso interesse di un tempo, proprio a causa della pressione esercitata dal presidente.
Egede, leader della coalizione di sinistra indipendentista al governo dal 2021, è il netto favorito per la riconferma, sebbene i sondaggi segnalino un calo nei consensi. Il suo partito, Inuit Ataqatigiit, dovrebbe ottenere il 31% dei voti, superando di nove punti l'attuale alleato, Siumut. Le rilevazioni indicano anche una crescita dei partiti di opposizione, tra cui i populisti centristi di Naleraq, indipendentisti ma favorevoli a legami più stretti con Washington. Tra i loro candidati figura la influencer Qupanuk Olsen, famosa per la sua serie su Youtube "Q's Greenland". In corsa ci sono anche i partiti unionisti Demokratiit e Atassut.
Nel 2009, la popolazione groenlandese votò in referendum a larga maggioranza in favore dell’autogoverno, stabilendo anche un percorso verso l’indipendenza, tornata oggi al centro del dibattito politico. Molti groenlandesi vogliono liberarsi dal controllo danese, che ancora gestisce la politica monetaria, la difesa e gli affari esteri. Tuttavia, non è chiaro come e quando ciò potrebbe accadere, considerando che Copenaghen copre oltre la metà del bilancio groenlandese, finanziando servizi essenziali come sanità, istruzione e occupazione.
I movimenti indipendentisti puntano sulle risorse naturali dell’isola per finanziare un futuro Stato sovrano: terre rare nascoste sotto il ghiaccio e giacimenti petroliferi ancora da sfruttare. Tuttavia, per sviluppare questi progetti servono investimenti stranieri, e il nodo resta sotto quali condizioni la Groenlandia dovrebbe stringere accordi con potenze estere. La piccola comunità groenlandese – composta da circa 56.000 abitanti, in maggioranza inuit – è profondamente legata alla natura, e il dibattito sul futuro dell’isola si gioca anche sulla sostenibilità di uno sfruttamento economico su larga scala.
Milano, 10 mar. (Adnkronos Salute) - La dieta mediterranea come un farmaco, ma per chi? Quando e come? "Le evidenze scientifiche sugli effetti positivi della dieta mediterranea (Dm) sono ormai tali che questa può essere raccomandata in diversi contesti clinici e per diverse patologie, influendo su prevenzione, cura, assistenza e riabilitazione. Per definire gli standard della sua definizione e delle sue varie applicazioni sono state elaborate le prime Linee guida, promosse dalla Fondazione dieta mediterranea, dalla Società italiana nutrizione artificiale e metabolismo (Sinpe) e dalla Società italiana per la prevenzione cardiovascolare (Siprec), con il supporto metodologico dell'Iss", comunica lo stesso Istituto superiore di sanità in un aggiornamento sul suo sito web.
Il documento risponde a 10 domande (da 'Qual è l'efficacia della Dm nel ridurre la mortalità?' a 'La Dm è sostenibile?') ed è stato realizzato con il contributo di oltre 20 società scientifiche nazionali e stakeholder, spiega l'Iss. E' il risultato di un'approfondita analisi della letteratura scientifica e del lavoro di un gruppo multidisciplinare di esperti, che ha portato a elaborare oltre 50 raccomandazioni sull'impatto della dieta mediterranea su mortalità, malattie cardiovascolari, neurologiche, oncologiche, metaboliche, muscolo-scheletriche, fragilità e disabilità nell'anziano, malattie autoimmuni, malattie della gravidanza, con un'indicazione di quanto forti siano le evidenze sull'efficacia.
Inoltre, sono stati preparati dei quesiti specifici per definire attualmente cos'è la dieta mediterranea e i benefici economici. Il contenuto è destinato a tutti i professionisti sanitari e sociali coinvolti nella promozione e nell'applicazione della dieta mediterranea come strumento di prevenzione in qualsiasi setting di cura e presa in carico, così come nei vari contesti di intervento. Inoltre, le raccomandazioni contenute nel documento sono rivolte anche ai decisori politici e ai responsabili di strutture sanitarie, sociali ed educative.
Commenta Marco Silano, direttore del Dipartimento malattie cardiovascolari, endocrinometaboliche e dell'invecchiamento dell'Iss: "Le linee guida sulla dieta mediterranea mirano a promuovere uno stile di vita sano, basato sull'equilibrio nutrizionale e sulla sostenibilità ambientale. Le raccomandazioni alimentari sono state elaborate alla luce delle più recenti evidenze scientifiche, con particolare attenzione agli effetti benefici della dieta mediterranea nella prevenzione e trattamento delle malattie cronico-degenerative e alla sua importanza per la salute del pianeta". Aggiunge Nicola Veronese della Saint Camillus International University of Health Sciences: "La dieta mediterranea non è solo un patrimonio culturale, ma rappresenta un modello alimentare riconosciuto dall'Unesco come bene immateriale dell'umanità. Con queste nuove linee guida si intende rafforzare il suo ruolo nella prevenzione, a diversi livelli, e nella promozione della salute pubblica".
La dieta mediterranea, come descritta nel documento - approfondisce l'Iss - non si limita a un regime alimentare, ma rappresenta un vero e proprio stile di vita salutare e sostenibile. Le sue radici affondano negli studi pionieristici di Ancel Keys, evolvendosi nel tempo con molteplici descrizioni e diverse piramidi alimentari. La Dm si contraddistingue per l'alto consumo di alimenti di origine vegetale (verdure, frutta fresca, legumi, cereali integrali, frutta a guscio) e di olio d'oliva come fonte principale di grassi monoinsaturi. Dal punto di vista concettuale, include abitudini alimentari consapevoli, come la scelta di prodotti alimentari a chilometro zero e provenienti da filiera corta e stagionali, attività fisica regolare, adeguato riposo, convivialità e socialità. Promuove valori come ospitalità, vicinato, dialogo interculturale e rispetto della diversità, incarnando il concetto di 'vivere mediterraneo'. La definizione operativa proposta nelle linee guida enfatizza l'importanza di un consumo moderato di pesce, frutti di mare, uova, carni bianche, latte e derivati, limitando carne rossa e dolci.
I benefici della dieta mediterranea sono documentati in numerosi ambiti.
Malattie cardiovascolari: la Dm riduce l'incidenza di arteriopatia periferica, fibrillazione atriale e ictus, infiammazione cronica, inoltre riduce la mortalità per cause cardiovascolari.
Patologie oncologiche: adottare la Dm diminuisce il rischio di numerosi tumori, come tumore al colon retto, mammella, fegato, stomaco e polmone, con un effetto protettivo dovuto all'alto consumo di fibre, antiossidanti e grassi sani.
Diabete e patologie metaboliche: la Dm favorisce il controllo glicemico, riduce il rischio di diabete tipo 2 e migliora la resistenza all'insulina.
Obesità e sovrappeso: la Dm contribuisce a mantenere un peso normale, riducendo l'accumulo di grasso viscerale e migliorando il profilo lipidico.
Salute neurocognitiva: la Dm riduce l'incidenza di malattia di Alzheimer, Parkinson e depressione, grazie all'apporto di acidi grassi polinsaturi, vitamine e minerali.
Osteoporosi e fragilità: l'aderenza alla Dm contribuisce alla salute ossea, riducendo il rischio di fratture grazie all'apporto di calcio, vitamina D e antiossidanti.
Sarcopenia: la Dm concorre a preservare la massa muscolare negli anziani, migliorando la forza fisica e la qualità della vita.
Artrosi: è stato osservato un miglioramento del dolore e della funzionalità articolare nei pazienti con artrosi che seguono la Dm, attribuibile alle proprietà antinfiammatorie dell'olio d'oliva e degli acidi grassi polinsaturi.
Salute materno-infantile: nelle donne in gravidanza, la Dm è associata a un minor rischio di diabete gestazionale, preeclampsia, parto pretermine e basso peso neonatale.
Aspetti Economici: la Dm migliora la qualità della vita, misurata in Qalys, e riduce i costi sanitari diretti con un impatto positivo sui bilanci dei sistemi sanitari grazie alla diminuzione dei costi perle cure.
Roma, 10 mar. (Adnkronos) - C'è attesa oggi, 11 marzo 2025, per quello che potrebbe essere l'ultimo atto della vicenda giudiziaria sull'omicidio di Serena Mollicone, la giovane di Arce uccisa nel 2001. A scrivere la parola fine sul caso potrebbe essere oggi la Corte di Cassazione che dovrà decidere se confermare l'assoluzione degli imputati Franco Mottola, ex comandante della stazione di Arce, del figlio Marco e della moglie Annamaria, e quindi rigettare i ricorsi, oppure se annullare le assoluzioni e quindi aprire a un processo di Appello bis. L'udienza davanti alla Suprema Corte è convocata per stamattina alla presenza degli avvocati del pool della Difesa dei Mottola e delle parti civili.
Gli imputati al processo, i Mottola e i carabinieri Francesco Suprano e Vincenzo Quatrale, sono stati assolti dalla prima sezione della Corte d'Assise d'appello di Roma, che ha confermato la sentenza di primo grado emessa dalla Corte d'Assise di Cassino. I sostituti procuratori generali Francesco Piantoni e Deborah Landolfi avevano chiesto la condanna a 24 anni per Mottola, a 22 anni per il figlio Marco e per la moglie Annamaria. Per Francesco Suprano avevano chiesto quattro anni, dopo che l'imputato aveva rinunciato alla prescrizione, e per Vincenzo Quatrale l'assoluzione. Per i due carabinieri Suprano e Quatrale la vicenda si è quindi chiusa in secondo grado. Le parti civili invece che avevano proposto l'appello sono state condannate al pagamento delle spese processuali.
''Gli imputati sono molto sereni e confidano nella giustizia. Dopo due assoluzioni siamo sicuri che anche la Corte di Cassazione farà un ottimo lavoro'', spiega all'Adnkronos l'avvocato Mauro Marsella, uno dei difensori dei Mottola. Il legale, che insieme ai colleghi Francesco Germani e Piergiorgio Di Giuseppe e al criminologo Carmelo Lavorino fa parte del pool della difesa dei Mottola sottolinea che ''anche gli avvocati sono molto fiduciosi''.
I familiari di Serena sperano invece in un nuovo processo di Appello. Dopo la morte di Guglielmo Mollicone, padre della ragazza, a portare avanti la battaglia per la verità sono stati lo zio Antonio e la sorella Consuelo. ''C'è la consapevolezza che il ricorso presentato dalla procura generale della Corte d'Assise d'Appello di Roma è fatto bene ed è fondato - confida all'Adnkronos l'avvocato di parte civile Anthony Iafrate dello Studio Salera che da anni segue la sorella di Serena - Per noi resta valida l'ipotesi finora portata avanti nei primi due gradi di giudizio''.
Il legale di Consuelo è allo stesso tempo consapevole che con la parola della Cassazione potrebbe anche calare il sipario sul caso e l'omicidio di Serena rimanere senza un colpevole. ''Se la Corte di Cassazione dovesse rigettare il ricorso il caso di Serena resterebbe irrisolto soprattutto perché ad oggi le carte processuali non hanno fornito altre ipotesi valide'', conclude.
Serena Mollicone scompare il 1 giugno del 2001. Quella mattina esce di casa presto, dopo aver preparato la colazione al padre, con cui vive sola dalla scomparsa della mamma. Deve andare all'ospedale di Sora dove ha un appuntamento fissato da qualche giorno per un'ortopanoramica. Da quel momento però non farà più ritorno a casa. Il suo corpo verrà ritrovato due giorni dopo, abbandonato sull'erba vicino a un mucchio di rifiuti nel bosco di Fonte Cupa, in località Anitrella. Serena viene trovata con mani e piedi legati, nastro adesivo su naso e bocca, e un sacchetto dell'Eurospin in testa. Dal giorno del ritrovamento del corpo sono passati quasi 24 anni in cui si sono susseguite indagini, archiviazioni, processi, e colpi di scena ma il caso al momento resta ancora un giallo.