Sembra che la mission della nuova Renault Austral sia duplice. Da un lato vuole contribuire al rilancio della marca transalpina nel segmento C, un obiettivo che l’ad del Gruppo francese Luca de Meo ha particolarmente a cuore. Dal resto, quella delle auto “medie” è una categoria che vale quasi il 43% del mercato europeo, all’interno della quale i suv contano per il 25%. Ecco spiegata l’offensiva di Renault, che in questo campionato può contare anche su Arkana – a oggi, il suv coupé ha totalizzato 60 mila ordini – e sulla nuova Megane elettrica, fresca di presentazione. La seconda mission della Austral è sostituire la Kadjar, modello onesto ma per molti, incluso chi scrive, una versione cheap della più blasonata Nissan Qashqai.

La Austral, invece, è di tutta altra pasta: con la cugina nipponica condivide sì la piattaforma costruttiva, la CMF-CD, ma punta forte su design, tecnologia e qualità realizzativa per scollarsi di dosso qualsiasi complesso di inferiorità. Tanto da avere un suo logo dedicato di foggia tribale, di quelli che piacciono allo stesso de Meo (vedasi le nuove effigi di Cupra e Dacia). Per Agneta Dahlgren, la direttrice del design per i veicoli di segmento C by Renault, la Austral “è una sintesi di continuità stilistica ma anche di grandi novità e aspira a essere un veicolo sensuale e tecnologico, dalle forme tornite e ben scolpite”. Sulla sensualità, de gustibus, ma sul senso di hi-tech che l’auto trasmette c’è poco da eccepire. “Abbiamo lavorato molto anche su qualità percepita ed effettiva”, spiega la Dahlgren.

Ed, effettivamente, lo sforzo si vede: il salto avanti rispetto alla Kadjar è lampante. Basta dare una veloce occhiata all’interno, di stampo “tesleggiante”, o toccare con mano plastiche e rivestimenti per rendersene conto. Ma si nota pure la forte parentela stilistica e progettuale con la Megane elettrica, di cui la Austral riprende l’impostazione del ponte di comando, dotato di sistema multimediale by Android, aggiornabile over-the-air, nonché di head-up display da 9,3”; quelli della strumentazione e del sistema infotelematico, invece, sono rispettivamente da 12” e da 9,3” o 12”, a seconda dell’allestimento.

Dalla tradizione Renault, poi, derivano comodità come il divanetto posteriore con seduta scorrevole orizzontalmente di 16 cm: così si può dare più spazio a passeggeri o bagagli a seconda delle necessità (il bagagliaio ha una capacità variabile da 430 a 555 litri in base alla motorizzazione). E per chi cerca un pizzico di sportività in più c’è l’edizione griffata Alpine, dal look più deciso, abbinata a una tinta satinata a effetto opaco, ai cerchi da 20” e al volante in pelle Nappa.

Tuttavia, non è solo questione di estetica: la Austral, infatti, porta in dote il 4 Control Advanced, ovvero la terza generazione del sistema a quattro ruote sterzanti della Renault, associato a una sospensione posteriore di tipo multilink (ma sulle edizioni più povere, per giunta prive del 4 Control, c’è la classica ed economica barra di torsione). I benefici sono una maggiore agilità e stabilità a seconda dei frangenti di guida e un diametro di sterzata di 10 metri, come quello della più piccola Clio per intendersi: non male per un’auto lunga 4,51 metri, con passo di 2,67.

Altro “asset” del veicolo è l’elettrificazione, la stessa che manda in pensione il vituperato diesel: alla base dell’offerta ci sono un quattro cilindri 1.3 turbo benzina da 140 o 160 Cv con sistema mild-hybrid a 12 V; poi c’è il tre cilindri turbo 1.2 litri con mild-hybrid a 48 V, da 130 Cv. Al vertice, le Full Hybrid E-Tech da 160 e 200 cavalli. Quest’ultima tecnologia associa un motore termico, due motori elettrici – uno da trazione e uno che funge da generatore, che garantisce l’avviamento del termico, le cambiate e la ricarica della batteria – una batteria centrale e una trasmissione automatica.

Curata la sicurezza: sono ben 32 i sistemi di assistenza alla guida, fra cui il cruise control adattivo e il dispositivo di mantenimento della corsia di marcia. L’auto sarà ordinabile da metà 2022, con prime consegne previste a partire dal prossimo autunno: i prezzi ufficiali – che dovrebbero partire da circa 30 mila euro – saranno comunicati nelle prossime settimane.

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