A indire lo sciopero sono state le sigle sindacali Cub, Cobas, Usb, Unione sindacale italiana Usi Cit e Sgb, per oggi, durante "la giornata della donna", facendo proprie le cause delle lotte femministe. Nel capoluogo lombardo si sono fermati la maggior parte dei treni regionali, mentre continuano a funzionare con regolarità le linee metropolitane
Le sigle Cub, Cobas, Usb, Unione sindacale italiana Usi Cit e Sgb, hanno indetto uno sciopero nazionale dei trasporti per oggi, 8 marzo 2022: durante la giornata potrebbero verificarsi disagi, che varieranno in base alla percentuale di adesioni allo sciopero dei lavoratori che operano nel settore trasporti. Si uniscono alla manifestazione i dipendenti delle Ferrovie dello Stato Italiane, da mezzanotte alle 21.00 di martedì 8 marzo.
MILANO – Nel capoluogo lombardo si sono fermati la maggior parte dei treni regionali, mentre continuano a funzionare con regolarità le linee metropolitane. Nella mattinata si sono verificati ritardi per autobus e tram a causa dei cortei di manifestazione nel centro della città. Atm ha comunicato sul suo sito che le corse metropolitane sono garantite per tutta la giornata, con possibili disagi sul servizio a partire dalle 18.00. Per quanto riguarda invece tram, bus e filobus, il servizio potrebbe non essere garantito nella fascia oraria dalle 8.45 alle 15.00 e dopo le 18.00.
Trenord ha comunicato che viaggeranno i treni presenti nella lista dei treni garantiti: nella mattinata, sono state garantite le corse con partenza dalla stazione di origine dopo le 6.00 e con arrivo a destinazione entro le ore 9.00. Per la fascia oraria pomeridiana, sono garantiti i treni con la partenza prevista dopo le ore 18.00 pomeriggio. Poco dopo le 9.00, i treni regionali lombardi hanno incominciato a fermarsi e sui tabelloni delle stazioni della città sono comparsi numerosi “cancellato”. Fermi anche i Malpensa Express: Atm ha comunicato che, in caso di disagi sui treni del servizio aeroportuale, sarebbero stati istituiti autobus a Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto per i soli collegamenti aeroportuali tra “Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto“.
ROMA – Anche il trasporto pubblico romano è a rischio per l’adesione allo sciopero generale delle sigle sindacali Cub, Usb e Cobas: l’agitazione interesserà la rete Atac – con bus, tram, metropolitane, ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Nord e le linee bus gestite dalla Roma Tpl e quelle della Cotral. I mezzi pubblici potrebbero subire ritardi o cancellazioni dalle 8.30 alle 17.00 e poi dalle 20.00 a fine servizio.
In base a quanto comunicato nella mattinata dall’ufficio stampa servizi per la mobilità della capitale, le corse della metro A si stanno svolgendo regolarmente, mentre per la metro B si prevedono possibili ritardi. Le corse della metro C e delle ferrovie Roma-Lido e Roma-Viterbo al momento sono invece regolarmente garantite. Nella mattinata, l’adesione del personale Atac allo sciopero del trasporto pubblico è stata pari al 18,6%.
NAPOLI – Il servizio delle linee vesuviane Eav è garantito dalle ore 6:18 alle ore 8:02 e dalle ore 13:18 alle ore 17:32. Per le linee Flegree invece, il servizio è garantito dalle ore 5.00 alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle 17.30.
TORINO – L’organizzazione USB ha aderito allo sciopero per il trasporto pubblico torinese. Il servizio di trasporti GTT si impegna a garantire le seguenti fasce orarie di circolazione dei mezzi: dalle 6.00 alle 9.00 e dalle 12.00 alle 15.00 per il servizio urbano e quello metropolitano, mentre per il servizio dei trasporti extraurbani il servizio è garantito da inizio servizio fino alle 8.00 e dalle 14.30 alle 17.30. La società però ha dichiarato nella mattinata che, a partire dalle ore 12.45, tutte le linee transitanti per il centro città potrebbero subire ritardi o variazioni di percorso.
Le sigle sindacali hanno scelto di proclamare lo sciopero durante “la giornata della donna” per fare proprie le cause delle lotte femministe: Cub Trasporti, che scende in piazza insieme al movimento femminista “Non Una di Meno”, ha dichiarato di aver aderito alla manifestazione “per la tutela della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, per il rinnovo della moratoria sui licenziamenti, per la salvaguardia dei diritti nel lavoro agile, per il diritto al lavoro, a salari e carriere senza discriminazioni”. La sigla Cobas invece si è espressa per dichiarare sciopero contro lo sfruttamento del lavoro femminile, contro la privatizzazione della sanità, manifestando per maggiori investimenti nella scuola pubblica e per la lotta alla precarizzazione.
Foto: lo sciopero dei trasporti di oggi, 8 marzo 2022, alla stazione di Milano Cadorna