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Guerra Russia-Ucraina, “incontro ravvicinato nei cieli del mar Nero tra drone Usa e l’aereo che trasportava Lavrov in Turchia”

È quanto ha segnalato il sito ItaMilRadar, nato nel 2016 per tracciare da fonti aperte i voli militari sull'Italia e sul Mar Mediterraneo: "I due velivoli si trovavano a meno di 30 km l'uno dall'altro"

Un “incontro ravvicinato” nei cieli sopra il mar Nero tra l’aereo che trasporta il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ad Antalya, dove domani ha in programma un incontro con l’omologo ucraino Dmytro Kuleba, e un drone statunitense in ricognizione. È quanto ha segnalato il sito ItaMilRadar, nato nel 2016 per tracciare da fonti aperte i voli militari sull’Italia e sul Mar Mediterraneo.

Il drone statunitense denominato Forte10 – un Northrop Grumman RQ-4B – era decollato dalla Naval Air Station statunitense di Sigonella, in Sicilia, per effettuare “una missione di sorveglianza sul Mar Nero”, spiega ItaMilRadar che in questi giorni ha documentato diversi voli nella stessa aereo della stessa tipologia di velivolo. Mentre era in volo la sua rotta si è intrecciata con un Ilyushin Il-96-300 dell’aeronautica russa che, afferma ItaMilRadar, “sta trasportando il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov” dall’aeroporto Mosca Vnukovo ad Antalya.

“I due velivoli si sono incrociati sul Mar Nero dove si trovavano a meno di 30 km l’uno dall’altro”, ha sottolineato il sito specializzato nel tracciare i voli militari. Giovedì Lavrov incontrerà a latere del Forum di Antalya il ministro degli Esteri ucraino Kuleba nel primo faccia a faccia, mediato dal turco Mevlut Cavusoglu, da quando Vladimir Putin ha dato il là alla all’invasione dell’Ucraina lo scorso 24 febbraio.

Da quando è iniziato il conflitto, si sono segnalati diversi “incontri ravvicinati” tra forze armate occidentali e russe. Non solo la violazione dello spazio aereo svedese da parte dei caccia di Mosca, ma anche la navigazione ravvicinata tra il cacciatorpediniere Ustinov e la portaerei Truman nel mare Ionio, nonché il passaggio nel mar Baltico degli incrociatori statunitensi Donald Cook e Forrest Sherman con la Marina militare russa che ha annunciato di aver “seguito i movimenti” delle due navi americane, armate con missili guidati Tomahawk a medio raggio con capacità anche nucleare.