Chiusura in rosso per i listini europei dopo le comunicazioni di politica monetaria della Banca centrale europea che oggi ha riunito il suo consiglio direttivo confermando le tempistiche della stratta monetario nonostante la guerra in Ucraina. Milano ha chiuso in calo del 4,2%, Parigi ha ceduto il 2,8%, Londra l’1,2%, Francoforte a – 2,9%. Il rendimento dei Btp decennali italiani è salito all’1,9% con il differenziale (spread) rispetto all’equivalente tedesco che si amplia a 163 punti. A piazza Affari Intesa Sanpaolo ha perso il 7,3%, Unicredit il 7,1%. Male anche Iveco (- 7,6%). In guadagno viceversa Leonardo (+ 1,5%) , Tenaris (+ 1,6%) e Telecom (+ 3,2%). Borsa di Mosca sempre chiusa, il rublo recupera l’ 1,6% sul dollaro. A Wall Street l’indice S&P500 arretra dell’ 1,3%, il Nasdaq cede il 2%. In controtendenza Amazon che ieri ha annunciato il frazionamento 1 a 20 delle azioni.

Oggi la Banca centrale europea ha lasciato fermi i tassi d’interesse il tasso principale resta a zero, il tasso sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25% ma ha affermato che “concluderà gli acquisti netti tramite il programma App nel terzo trimestre” se i dati in arrivo confermeranno lo scenario d’inflazione aggiungendo che gli acquisti col programma pandemico termineranno a marzo e che quelli con l’App ammonteranno a 40 miliardi ad aprile, 30 miliardi a maggio e 20 miliardi a giugno. “Qualunque ritocco dei tassi sarà graduale” si legge nella nota della Bce. Le nuove previsioni di Francoforte sull’inflazione indicano 4,1% per quest’anno, seguito da un 2,1% e 1,9% per i due anni successivi, contro rispettivamente 3,2%, 1,8% e 1,8% dello scorso dicembre. L’Inflazione “potrebbe essere considerevolmente più alta nel breve termine” ha avvertito la presidente della Bce Christine Lagarde.

“Il ritmo della ripresa sarà più lento di quanto previsto prima della guerra” ha detto Lagarde. La banca centrale ha rivisto al ribasso la stima di crescita della zona euro al 3,7% per quest’anno (dal 4,2% indicato a dicembre), al 2,8% per il 2023 (da 2,9%) e confermato un +1,6% per il 2023. – I rischi economici per l’area euro “sono saliti considerevolmente” dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, e la valutazione sulle previsioni macroeconomiche ora rischiano di essere riviste al ribasso, ha spiegato Lagarde. “Misure di bilancio, anche a livello dell’Unione europea, aiuterebbero a proteggere l’economia” ha affermato la presidente.

Ieri l’agenzia di rating statunitense Fitch ha prospettato un “imminente default” della Russia. Altre analisi inquadrano una situazione diversa, finché i pagamenti di gas e petrolio continuano il paese può reggere finanziariamente. Il debito pubblico russo denominato in valuta estera è relativamente modesto, l’equivalente di circa 50 miliardi di euro. Oggi il produttore russo di petrolio e gas Rosneft ripagherà un’obbligazione da 2 miliardi di dollari, più gli interessi maturati. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando persone che hanno familiarità con la questione mentre la società non ha voluto commentare. Gli obbligazionisti riceveranno il denaro in dollari. La mossa di Rosneft arriva dopo che il gigante dell’energia Gazprom ha già rimborsato lunedì scorso 1,3 miliardi di dollari.

Euro in calo sul dollaro dello 0,4%. Dopo i forti cali di ieri il petrolio recupera l’1% e si scambia a 112 dollari/barile (brent). Ancora in calo viceversa i prezzi del gas (- 20%) a 124 euro per megawatt/ora. In mattinata il Tesoro italiano ha collocato Bot a un anno per un valore di 6 miliardi di euro ad un tasso del -0,436% in calo rispetto al -0,324% del collocamento di febbraio. Forte la richiesta, pari a 9,119 miliardi di euro.

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