di Antonio Pollicino

Sui media russi girano immagini in cui il popolo ucraino accoglie con gioia l’arrivo delle truppe di liberazione. Le truppe senza bandiera, che dovrebbero liberare gli ucraini dal nazismo radicato nella leadership politica al potere. Ancora, che la Crimea si è unita alla Russia legalmente nel 2014, o che il presidente Zelenskyj boicotta i propri cittadini istigando alla formazione di battaglioni nazionali, che diffondono terrore, uccidono civili, che invece sostengono le azioni della Russia!

Basta leggere su Russia 24 per rendersi conto di una realtà diversa, diametralmente opposta a quello che succede davvero.
NewsGuard, agenzia americana impegnata sul fronte fake news, ha riscontrato oltre 110 siti pro-Putin e relative notizie false. Il livello di censura del regime di Putin è ancora più alto, e chi parla di guerra, o differisce dalla tesi imposta, rischia fino a 15 anni di carcere duro. Centinaia di corrispondenti esteri abbandonano la città, inclusi i media locali che ripudiano la guerra e che si schierano contro l’azione scellerata di Putin.

Oltre 4500 arresti della polizia per le proteste anti-Putin nelle città russe, tra Mosca e San Pietroburgo.

A fronte di questi fatti possiamo comprendere facilmente qual è il potere subdolo della menzogna e i danni incalcolabili che riesce a provocare. La falsa propaganda è una pratica consueta in scenari di guerra, dove spesso vince chi riesce a raccontarla meglio. Questo è quanto ci racconta la Storia ma, ai giorni nostri, tra social network e news che rimbalzano sui nostri device da ogni dove, è impensabile diffondere falsità e distorsioni della realtà.

Questi sono i metodi preferiti di quegli schieramenti politici di area neoliberista, di quelle lobby di potere che degenerano in neoimperialismo. Il concetto è semplice: raccontare una realtà falsata per conservare il potere e trarre in inganno gli oppositori. Tutto il contrario dei valori di libertà e democrazia: dov’è il cittadino che sceglie e determina l’andamento delle politiche governative dei propri territori?

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