Il leader del Movimento 5 stelle conferma che gli iscritti voteranno anche la sua riconferma alla presidenza: "Mi sottoporrò a questo nuovo bagno di partecipazione democratica". Poi commenta il voto del Senato sul leghista Siri: "Quando ero premier, pretesi che lasciasse governo. Abbiamo i nostri valori"
“Anche io mi sottoporrò a questo nuovo bagno di partecipazione democratica“. Mentre è in corso sulla piattaforma SkyVote l’assemblea telematica degli iscritti del Movimento 5 Stelle chiamata a rivotare le modifiche allo Statuto approvate nell’estate 2021 e sospese in via cautelare dal Tribunale di Napoli con il 7 febbraio scorso, Giuseppe Conte annuncia una nuova votazione sulla sua riconferma alla presidenza del M5s: “Così tutti gli iscritti potranno anche esprimersi sulla mia persona come presidente, se mi vorranno ancora“, ha spiegato.
“Come vanno le votazioni? Non conosco i flussi. Facciamole chiudere queste votazioni… Io spero che ci sia come sempre una grande partecipazione democratica: è la bellezza del M5s. Non credo che ci sia un’altra forza politica che faccia esprimere come fa il Movimento tutti gli iscritti“, ha detto detto ancora Conte. Alla votazione – aperta giovedì 10 marzo e venerdì 11 dalle 8 alle 22 – sono stati di nuovo ammessi soltanto gli iscritti da più di sei mesi, “sfidando” l’ordinanza che aveva considerato illegittima questa limitazione perché disposta “in assenza di un regolamento adottato dal Comitato di garanzia, su proposta del Comitato direttivo”, come richiedeva il vecchio statuto.
Oggi Conte con un post su Facebook ha commentato anche il voto del Senato che mercoledì ha negato l’utilizzo delle intercettazioni del senatore leghista Armando Siri, imputato di corruzione per i presunti favori sull’eolico. “Quando ero Presidente del Consiglio ho preteso e ottenuto l’uscita dal governo del sottosegretario della Lega Armando Siri, coinvolto in un’indagine per corruzione, lasciandogli ovviamente la possibilità di dedicarsi a tempo pieno a dimostrare la propria innocenza in Tribunale”, ricorda Conte. “Un segnale che ho ritenuto necessario in direzione della massima garanzia dei principi di etica pubblica, che non ammettono ombre, ma trasparenza e chiarezza nei confronti dei cittadini. Ieri in Senato i partiti – con l’eccezione di Movimento 5 Stelle e Leu – hanno deciso di bloccare l’uso delle intercettazioni che riguardano il senatore Siri”, spiega ancora il leader del M5s. “Noi pensiamo e agiamo diversamente: partiamo dalla premessa che la politica debba sempre rendere conto ai cittadini, senza ritagliarsi privilegi che i comuni cittadini non hanno. Dispiace che altre forze politiche non la pensino così. Non ci sentiamo certo soli, abbiamo i nostri valori a farci compagnia”, conclude Conte.