“Vedi a cosa servono i social? A scoprire che tua figlia è diretta al confine ucraino. È che l’abbiamo cresciuta un tantino troppo indipendente”. Queste le parole di Carlo Calenda in un tweet pubblicato alle 11:25 di ieri 10 marzo. Così il leader di Azione aveva scoperto la partenza della figlia Tay, 31 anni, nella vita fotoreporter professionista. Poco dopo, alle 14:15 circa, la stessa Tay ha voluto spiegare: “Tengo a precisare perché credo sia molto importante, che non sto andando in Ucraina, non sono reporter di guerra. Essere fotoreporter di guerra è un mestiere che non si improvvisa che si deve fare con serietà etica e molte attenzioni. Io non ho le competenze adeguate e sarebbe arrogante e pericoloso andarci. Non bisogna prendere alla leggera questo genere di cose – ha scritto Tay -. Io sto facendo un reportage su delle persone che portano aiuti umanitari alla frontiera e che riportano in Francia una famiglia Ucraina”.
La ragazzza è stata poi intervistata dal Corriere, dov’è tornata a parlare del suo lavoro in questi giorni così drammatici: “Ho sentito adesso mio padre al telefono, l’ho rassicurato. Ho anche giurato a mia nonna che mi fermo al confine. Ora sono a Cracovia, partita in furgone da Lione dove ho raggiunto una coppia di amici francesi. Portiamo aiuti a Korczowa in Polonia, forse poi andiamo a Medyka, dove c’è il campo profughi, vicino al confine con l’Ucraina. Documenterò con le mie foto questa onda di grande solidarietà umana. Non sconfinerò, non ho la preparazione necessaria per andare su un teatro di guerra“. Infine ha concluso: “Perché non ho avvisato papà? È successo che ieri notte dopo un viaggio lunghissimo, a Cracovia abbiamo incontrato dei van con degli italiani a bordo che portavano aiuti anche loro. Così mi sono entusiasmata e ho scattato delle foto, postandole su Instagram. Ero stanca, insonnolita e non ho pensato di avvisare prima papà che così l’ha scoperto guardando i social [..] Lui vorrebbe che io tornassi a vivere a Roma ma ho il mio lavoro a Parigi e sono anche fidanzata”.
Tay era stata protagonista delle cronache nel novembre del 2020 perché colpita allo zigomo durante una carica delle forze dell’ordine durante la Marcia delle Libertà. In quell’occasione, il papà postò la foto su Twitter scrivendo: “Mannaggia alla miseria! Tay! I figli manifestanti! Per fortuna è tosta come l’acciaio. Daje figlia”. Come riportato dal Corriere, la ragazza si è diplomata al liceo Chateaubriand di Roma e poi iscritta alla facoltà di Lettere della Sorbona dove non ha concluso gli studi. Sempre nella capitale francese, ha frequentato lo Speos Photography Institute. Tay è la primogenita di Carlo Calenda.
Vedi a cosa servono i social? A scoprire che tua figlia è diretta al confine ucraino. È che l’abbiamo cresciuta un tantino troppo indipendente. https://t.co/FRGWtXFQx8
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) March 10, 2022
Mannaggia alla miseria! Tay! I figli manifestanti! Per fortuna e’ tosta come l’acciaio. Daje figlia https://t.co/gXaLQPW8hh
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) November 29, 2020
Tengo a precisare perché credo sia molto importante, che non sto andando in Ucraina, non sono reporter di guerra. ⬇️
— Tay (@Tay_Calenda) March 10, 2022