“Non vedo il rischio di un allargamento della guerra, lo hanno detto anche i nostri Alleati”. Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa da Versailles, sottolineando che “più pesanti sono le sanzioni e minore è il rischio di un allargamento del conflitto”.
Secondo Draghi non dobbiamo “temere un’economia di guerra”: “Dobbiamo prepararci, ma no. Ho visto degli allarmi esagerati. Prepararsi non vuol dire che ciò debba avvenire sennò saremmo già in una fase di razionamento”, ha spiegato il presidente del Consiglio. Il premier ha detto che bisogna però “immaginare che queste interruzioni nei flussi di approvvigionamento” possono “accadere”. La risposta è quindi quella di “approvvigionarsi altrove” e “ri-orientare le fonti di approvvigionamento”.
Oggi, conclude Draghi, “da quello che si può capire, Putin non vuole la pace”. “Io mi auguro che al più presto si arrivi ad uno spiraglio e noi faremo di tutto affinché Ucraina e Russia arrivino a parlarsi, purché sia preservata la dignità dell’Ucraina”.