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È morto l’uomo che uccise Che Guevara. Chi era l’ex sergente boliviano Mario Teràn: “Quando sparai chiusi gli occhi”

Malato da tempo, l'ex militare aveva 80 anni. Quando portò a termine l'esecuzione del combattente argentino simbolo della Rivoluzione cubana aveva 25 anni: "È stato il momento peggiore della mia vita - aveva raccontato - Lui mi disse: stai calmo e mira bene, ucciderai un uomo!"

E’ morto in Bolivia, Mario Teràn Salazar, il soldato boliviano che nel 1967 uccise Ernesto Che Guevara, simbolo della rivoluzione cubana. Malato da tempo, l’ex militare è morto all’età di 80 anni nella residenza per anziani soldati Corporaciòn del Seguro Social Militar, nel dipartimento boliviano di Santa Cruz. La notizia è stata confermata al quotidiano El Deber dal pastore evangelico Raul Azurduy.

Teran diventò famoso quando la rivista francese Paris Match pubblicò la sua foto, identificandolo come il sergente che aveva eseguito l’ordine di portare a termine l’esecuzione di Che Guevara dopo la sua cattura da parte dei militari boliviani, il 9 ottobre 1967. “Quello è stato il momento peggiore della mia vita. In quel momento ho visto il Che grande, molto grande, enorme. I suoi occhi brillavano luminosi. Mi sentivo come se fosse sopra di me e quando mi fissava, mi girava la testa. ‘Stai calmo’, mi disse, ‘e mira bene! Ucciderai un uomo!’. Così ho fatto un passo indietro, verso la soglia della porta, ho chiuso gli occhi e ho sparato”, ha raccontato Teràn anni dopo. Secondo i biografi di Guevara – sottolinea l’Associated Press – i primi colpi mancarono il petto di Guevara, poi lo centrarono.