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Eurovision 2022, Mahmood e Blanco costretti a tagliare “Brividi”: “Dobbiamo farlo, sennò ti chiudono le tende…” – Ecco perché

I vincitori dell'ultimo Festival di Sanremo si trovano costretti a tagliare 30 secondi del brano “Brividi” e quindi a cambiarne un po' l'impostazione generale. Lo chiede il regolamento di Eurovision Song Contest che prevede che tutte le canzoni in gara durino al massimo 3 minuti

Brividi veri per Mahmood, Blanco e il produttore Michelangelo. I due artisti sono stati ospiti a Radio Italia e hanno confermato che sono costretti a cambiare la canzone vincitrice dell’ultimo Festival di Sanremo, “Brividi”. Il motivo? Lo impone il regolamento di Eurovision Song Contest, che si terrà al Pala Alpitour di Torino nei giorni 10, 12 e 14 maggio. Tutte le canzoni in gara alla kermesse non possono durare più di 3 minuti.

“C’è un problema tecnico per Eurovision, – ha ammesso Mahmood in radio – perché la canzone è troppo lunga. Cercavamo in tutti i modi di accorciarla. Abbiamo provato a dire: ‘Ok, l’ultima parte la cantiamo senza base’. Niente, sono proprio 3 minuti e dopo non so, ti chiudono le tende”. Una vera e propria corsa contro il tempo che vede protagonista anche il produttore del brano, Michelangelo che “sta cercando di fare l’impossibile perché dovrà tagliare 30 secondi e in una canzone sono tanti. Avrete quindi una versione diversa da quella del Festival, ma vi giuriamo che sarà bellissima comunque”, ha promesso Mahmood. L’Italia negli scorsi anni ha dovuto rimaneggiare le canzoni da presentare. Francesco Gabbani, ad esempio, nel 2017 ha accorciato di 30 secondi “Occidentali’s Karma”, mentre i Maneskin per “Zitti e buoni” non solo hanno dovuto tagliuzzare il testo per rientrare nei 3 minuti, ma anche togliere le parole “cog*ioni” e “ca*zo” perché il regolamento impone che non si debbano usare le parolacce. Non avrà lo stesso problema Achille Lauro, che rappresenterà la Repubblica indipendente di San Marino. La sua “Stripper”, infatti, dura 2:53 minuti.