Nella terza domenica dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, non si placano le proteste in Russia contro la guerra scatenata da Vladimir Putin. Oggi si registrano manifestazioni “non autorizzate” in decine di città, da Mosca a San Pietroburgo: l’organizzazione indipendente Ovd-Info riferisce di proteste in 37 piazze, con almeno 800 persone fermate, 289 delle quali solo nella capitale. Un numero, quest’ultimo, confermate anche dall’agenzia russa Tass, che citando la polizia parla di 300 persone arrestate per “manifestazioni non autorizzate” a Mosca. Il sito di Ovd-Info riporta che dal 24 febbraio sono 14.274 le persone arrestate in Russia durante le proteste contro l’aggressione all’Ucraina.

Manifestazioni contro la guerra in Ucraina si stanno svolgendo in tutta la Russia: Aleksei Navalny, dal carcere in cui è detenuto da oltre un anno, venerdì ha chiesto ai russi di scendere in piazza nelle loro città ogni domenica alle 14 (ora locale). I giornalisti dell’Afp hanno assistito al fermo di diversi manifestanti a Mosca e San Pietroburgo, la seconda città del Paese. Dalle immagini si vedono i poliziotti intervenire con la forza contro i manifestanti.

Fermato oggi a Mosca, e rilasciato poco dopo, anche uno dei fondatori dell’organizzazione Memorial (ora liquidata): Yuri Samodurov, 71 anni, si trovava sulla centralissima Tverskaya con un cartello con la scritta “Giù le mani da Mariupol” quando le forze di sicurezza sono intervenute. A Nizhni Novgorod, sabato, una donna è stata arrestata perché esibiva un foglio bianco, senza alcuna scritta. L’organizzazione indipendente Ovd-Info, che si occupa della tutela dei diritti umani in Russia, precisa che ci sono 10 tribunali impegnati in procedimenti penali politici solo nella prossima settimana.

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