Un fiume azzurro e giallo ha invaso Milano. La comunità ucraina è scesa nuovamente in piazza per urlare il No alla guerra e chiedere la fine dell’invasione russa. Ad aprire il corteo tanti bambolotti avvolti in lenzuola insanguinate a simboleggiare i bambini morti sotto le bombe russe in Ucraina.

I cori sono tutti contro Vladimir Putin, definito “assassino” e “terrorista”. “La nostra resistenza è la vostra sicurezza. Siamo l’avamposto d’Europa”, si legge su uno degli striscioni del corteo che da piazza Duca d’Aosta (davanti la stazione Centrale) si è concluso in piazza Duomo. Per strada diverse centinaia di persone, tante donne e molti bambini. “Nato chiudi il cielo“, urlano in coro i manifestanti, facendo riferimento alla richiesta di no fly zone chiesta più volte da Zelensky per interrompere gli attacchi aerei russi.

Torneranno in piazza ancora, fino a quando non terminerà il massacro, assicurano i rappresentanti della comunità ucraina, con la mente e il cuore rivolti agli amici e ai parenti ancora presenti in patria.

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