Il ricorso riguarda la cancellazione delle edizioni notturne dei Tg regionali disposto dall’azienda senza che ci fosse un confronto con la rappresentanza sindacale interna
Contro questa decisione i giornalisti della Rai avevano scioperato lo scorso 29 dicembre. Oggi il Tribunale civile di Roma, accogliendo il ricorso dell’Usigrai (il sindacato dei giornalisti del servizio pubblico) ha condannato viale Mazzini “per condotta antisindacale”. Il ricorso riguarda la cancellazione delle edizioni notturne dei Tg regionali disposto dall’azienda senza che ci fosse un confronto con la rappresentanza sindacale interna. Un caso che per diverse settimane aveva visto su l’ad Carlo Fuortes e l’Usigrai contrapposti e anche uno scambio di mail al vetriolo. L’azienda, come riporta l’Adnkronos, è stata condannata a pagare le spese legali. La sentenza dovrà essere pubblicata su alcuni quotidiani.
Il Tribunale di Roma, in funzione di giudice del lavoro, ha accolto il ricorso dell’Usigrai con “l’accertamento che la decisione di rimodulazione dell’offerta informativa del Tgr mediante la cancellazione delle edizioni notturne dei Tg Regionali è antisindacale perché avvenuta senza la preventiva consultazione del competente organismo sindacale ex art. 21 dell’Accordo Integrativo Rai-Usigrai di avviare la preventiva consultazione secondo le modalità previste”, e di “assicurare l’informativa prevista dall’art. 34 del Cnlg”, prima “dell’adozione della decisione di modifica del palinsesto di programmazione aziendale”.
Nel decreto – relativo alla causa in materia di lavoro, iscritta al n° 33766/2021 r.g.l., vertente tra Associazione Stampa Romana (per competenza territoriale, ndr) e Rai – c’è anche “l’ordine rivolto a Rai di pubblicare, a propria cura e spese, il presente decreto sulle pagine nazionali dei quotidiani la Repubblica, Corriere della Sera e Il Sole 24 ore“. Il giudice, inoltre, “condanna, per l’effetto, Rai, in persona del legale rappresentante pro-tempore, a pagare, in favore di Associazione Stampa Romana, in persona del legale rappresentante pro-tempore, le spese del procedimento, liquidate nella somma complessiva di 3.520 euro oltre Iva e Cpa come per legge ed oltre al rimborso delle spese forfettarie nella misura del 15 per cento ex art. 2, comma 2, D.M. 55/2014”.