Il cameraman irlandese della Fox Pierre Zakrzewski e la giornalista ucraina Alexandra Kuvshinova sono morti lunedì nell’attacco russo nel nord ovest di Kiev. Da ieri risultavano dispersi, dopo che era stato tratto in salvo il giornalista Benjamin Hall, inviato dell’emittente americana, che resta ricoverato in ospedale in condizioni critiche: ha dovuto subire l’amputazione di parte della gamba. L’agenzia di stampa ucraina Unian riferisce che i tre viaggiavano insieme nell’auto colpita dai russi. La Fox però non ha ancora confermato se Kuvshinova stesse lavorando come “fixer” con il team dell’emittente americana.
In un post su Telegram il consigliere del ministro degli Interni ucraino Anton Gerashchenko ha spiegato la dinamica di quanto accaduto: “A giudicare dalla natura delle ferite di Ben Hall, l’equipe di Fox News è stata colpita da colpi di mortaio o di artiglieria degli occupanti russi vicino al villaggio di Gorenki, nella regione di Kiev, sulla strada per Irpin“. Zakrzewski, spiega la Fox, aveva una lunga esperienza nei teatri di guerra. L’inviato della Fox, Benjamin Hall, è invece ancora ricoverato in ospedale: “È in gravi condizioni, privo di sensi. Ha subito numerosi interventi chirurgici“, riferisce sempre Gerashchenko.
“È con grande tristezza e angoscia che condividiamo questa mattina la notizia della morte del nostro amato cameraman Pierre Zakrzewski”, ha annunciato martedì il ceo di Fox News Suzanne Scott. Zakrzewski aveva già coperto per l’emittente americana diverse zone di guerra, dall’Iraq all’Afghanistan alla Siria: “La sua passione e il suo talento di giornalista erano impareggiabili. Con sede a Londra, Pierre lavorava in Ucraina da febbraio”, ha aggiunto Scott. Zakrzewski infatti era cameraman, fotografo, montatore e anche produttore. Aveva ricevuto il premio “Unsung Hero” da parte della Fox lo scorso dicembre per aver “svolto un ruolo chiave nel portare i collaboratori afgani freelance e le loro famiglie fuori dal paese dopo il ritiro degli Stati Uniti”.
Oltre a Zakrzewski e Kuvshinova, altri tre giornalisti sono stati uccisi e almeno 35 feriti dall’inizio della guerra in Ucraina. Lo ha annunciato la responsabile per i diritti umani del parlamento ucraino, Lyudmila Denisova, su Telegram. “Gli occupanti stanno combattendo contro la copertura obiettiva dei loro crimini di guerra: stanno uccidendo e sparando sui giornalisti”, ha sottolineato. Le altre tre vittime – ricorda l’agenzia Unian – sono Viktor Dudar, colpito durante i combattimenti vicino a Mykolayiv, il cameraman Yevhen Sakun ucciso in un attacco missilistico a Kiev e l’americano Brent Renaud, ucciso a Irpin, nella regione di Kiev. Anche il suo collega, identificato come il giornalista statunitense Juan Arredondo, è stato ferito e portato in un vicino ospedale.