Metti la facciata di un hotel dipinta di nero. Una scelta estetica voluta dalla proprietaria che ha scatenato reazioni impreviste, inimmaginabili. Siamo a Milano e l’hotel è il Demidoff, via Plinio. Un edificio con alcune party storiche, che sono state mantenute. Ma quel colore, a molti non va giù. “Le proteste sono partite da subito, per iniziativa dei nostri vicini e l’onda d’odio verso una scelta che ci sembrava del tutto legittima, visto che non esiste un regolamento che vieti di scegliere il colore della facciata a condizione che lo stabile non sia sottoposto a vincolo della sovrintendenza, è subito cresciuta sui social, dove gli attacchi si sono moltiplicati nel giro di poche settimane. E purtroppo era solo l’inizio”, le parole di Nicole Chiappini, l’erede della famiglia che gestisce l’albergo di 43 camere. Chiappini ha ricevuto “minacce di morte” e “una campagna di odio” si è diffusa sul web al punto da far abbassare il punteggio della struttura “sulle principali piattaforme di prenotazione”. C’è chi ha persino parlato di fascismo. Ai turisti però l’hotel piace e anzi, vanno proprio a fotografarlo. Per postare su Instagram, va da sé.
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