L’invasione russa dell’Ucraina aveva già portato a una serie di conseguenza nel settore spaziale, ma sembrava che almeno la ricerca scientifica ne fosse rimasta momentaneamente fuori. Invece è stata sospesa ExoMars 2022, la missione su Marte delle agenzie spaziali europee di Europa (Esa) e Russia (Roscosmos). Una decisione all’unanimità il Council dell’Esa riunito a Parigi. “In quanto organizzazione intergovernativa incaricata di sviluppare e attuare programmi spaziali nel pieno rispetto dei valori europei, deploriamo profondamente le vittime umane e le tragiche conseguenze dell’aggressione all’Ucraina“, scrive l’Esa. “Pur riconoscendo l’impatto sull’esplorazione scientifica dello spazio, l’Esa è pienamente allineata – dichiara – alle sanzioni imposte alla Russia dai suoi Stati membri”.
La missione congiunta con l‘agenzia spaziale russa Roscosmos era destinata a cercare tracce di vita sul Pianeta rosso Marte. A questo punto la partenza della missione potrebbe slittare di altri due anni perché è questo l’intervallo di tempo necessario perché Marte si trovi nuovamente in una posizione favorevole rispetto alla Terra. Tuttavia la dipendenza dal lanciatore russo e dal veicolo di atterraggio, anche questo russo, non lasciano alternative. Solo scorso gennaio erano stati conclusi i nuovi test sul rover europeo (l’illustrazione nella foto) in vista del lancio a settembre. Tutti i test principali al rover Rosalind Franklin al centro operazioni Altec di Torino si erano conclusi con successo ed era programma il trasferimento a fine aprile verso Baikonur, in Kazakistan, per il lancio. La prossima data sarà quindi nel 2026 secondo il direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Josef Aschbacher.
“La società spaziale russa Roscosmos sarà in grado di effettuare una spedizione marziana da sola in vista della decisione dell’Agenzia spaziale europea (Esa) di interrompere la cooperazione sulla missione ExoMars”, ha affermato, secondo quanto riferito da Interfax, il direttore di Roscosmos Dmitry Rogozin.
“Sì, perderemo diversi anni, ma copieremo il nostro modulo di atterraggio, lo forniremo con un veicolo di lancio Angara e condurremo questa spedizione di ricerca dal nuovo sito di lancio del Cosmodromo di Vostochny in modo indipendente” ha scritto Rogozin su Telegram.
Intanto il programma di lavoro sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss) prosegue normalmente. L’Esa ha rilevato che “l’obiettivo principale è continuare a garantire la sicurezza delle operazioni a bordo della Iss, comprese quelle volte alla sicurezza dell’equipaggio”. Al termine della riunione, “sulla base di una prima analisi degli impatti tecnici e programmatici su tutte le altre attività colpite dalla guerra in Ucraina”, il direttore generale intende convocare una sessione straordinaria del Council nelle prossime settimane per presentare specifiche proposte.
Sono inoltre quattro le missioni spaziali dell’Esa, i cui lanci sono stati sospesi dopo la decisione dell’agenzia spaziale russa Roscosmos di ritirare il suo personale dalla base di lancio europea di Kourou (Guyana Francese). Si tratta delle missioni Galileo M10, Galileo M11, Euclid e EarthCare. Il direttore generale dell’Esa ha quindi avviato una valutazione di possibili alternative, compresa la revisione dei primi voli programmati con il nuovo grande lanciatore europeo Ariane 6 e intende inoltre mettere a punto una lista delle necessità di lancio per le missioni dell’Esa, incluse quelle la cui partenza era prevista con la Soyuz dalla base di Kourou.