Pochi giorni fa il gruppo Stellantis aveva preannunciato una riduzione dei turni da 17 a 15 a Melfi a partire dal prossimo 4 aprile, “con un conseguente esubero giornaliero provvisorio di 1.500 unità”
Nuovo stop, questa volta di nove giorni, allo stabilimento Stellantis di Melfi (Potenza) “a causa della mancanza di componenti, derivante dalla crisi dei semiconduttori”. L’azienda – secondo quanto reso noto da Fim e Uilm – ha comunicato poco fa ai rappresentanti sindacali che “l’attività lavorativa sarà sospesa dalle ore 6 di sabato 19 marzo alle 6 di lunedì 28 marzo”. A Melfi si producono 500X e Jeep Renegade e Compass.
Pochi giorni fa il gruppo Stellantis aveva preannunciato una riduzione dei turni da 17 a 15 a Melfi a partire dal prossimo 4 aprile, “con un conseguente esubero giornaliero provvisorio di 1.500 unità”. La conseguenza più diretta del blocco della “salita produttiva” è rappresentata dall’”esigenza di rivedere anche lo strumento di ammortizzatori sociali in essere: infatti, a partire dal 4 aprile sarà riproposto un contratto di solidarietà con le nuove regionale del 2022, che prevedono una “riduzione massima dell’80% di stabilimento”.
Nel 2021, primo anno di vita del gruppo sorto dall’unione tra i francesi di Psa ed Fca, ha registrato un utile di 13,4 miliardi di euro ed ha annunciato che distribuirà ai soci un dividendo da 3,3 miliardi di euro. Di questi perché 462 milioni andranno alla Exor della famiglia Agnelli-Elkann primo azionista con il 14%. Dai dati diffusi oggi dall‘Associazione europea dei costruttori di auto è emerso con in febbraio il gruppo Stellantis abbia immatricolato in Europa il 17,5% di veicoli in meno rispetto allo stesso mese del 2021. Nel complesso il mercato ha registrati una flessione del 5,4%, la sola Italia ha segnato un – 21%.