Ad annunciare "la riscoperta storica" è la casa d’aste inglese Christiès, che offrirà la "Maddalena giacente" del maestro del Neoclassicismo il prossimo 7 luglio a Londra con una stima di partenza di 5-8 milioni di sterline (6-9,5 milioni di euro)
Quando vent’anni fa l’acquistarono ad un’asta di statue da giardino mai avrebbero immaginato che potesse essere un’opera autentica del genio Antonio Canova. Una coppia inglese ha infatti scoperto, casualmente, che quella statua che da ormai due decenni adorna il parco della loro villa in campagna è in realtà un capolavoro della storia dell’arte che si credeva perduto per sempre. La certezza è arrivata grazie a nuovi studi condotti sulla statua, acquistata dai coniugi per 5200 sterline, circa 6200 euro: ad annunciare “la riscoperta storica” è la casa d’aste inglese Christiès, che offrirà la “Maddalena giacente” del maestro del Neoclassicismo il prossimo 7 luglio a Londra con una stima di partenza di 5-8 milioni di sterline (6-9,5 milioni di euro). Il modello in gesso della statua è conservato nella Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno (Treviso) ed è datato ‘1819 nel mese di settembrè.
Nell’anno in cui si celebra il bicentenario della scomparsa di Canova, la magnifica scultura in marmo bianco sarà esposta nelle sedi di Christès a Londra sabato 19 e domenica 20 marzo, per passare poi a New York (8-13 aprile), a Hong Kong (27 maggio-1 giugno) e tornare infine per tre settimane nella capitale inglese a giugno.
Diventata una “bella addormentata” del mondo dell’arte negli ultimi 100 anni – la sua paternità era stata gradualmente dimenticata e per tutto questo lungo tempo non si era saputo dove si trovasse la statua – questa eccezionale scultura di Maria Maddalena in stato di estasi fu commissionata nel 1819 da Robert Banks Jenkinson, Lord Liverpool, primo ministro inglese dal 1812 al 1827. Da Lord Liverpool la statua fu poi venduta all’asta e acquistata da William Ward, Lord Dudley, e in una successiva vendita, sempre all’asta, passò a Sir Herbert Smith, e da allora l’attribuzione a Canova si perse. Tornata di nuovo all’asta nel 1938, venne descritta semplicemente come una “figura classica”. Passò poi alla collezionista Violet van der Elst, senza l’autografia di Canova e nel 1959 fu acquistata da un mercante d’arte. Nel 2002 fu venduta in un’asta di statue da arredamento per esterni, dove venne comprata, inconsapevoli dell’autore, dagli attuali proprietari per il proprio giardino a un prezzo ridicolo.
Mario Guderzo, eminente studioso di Canova, già direttore della Gypsotheca e Museo ‘Antonio Canova’ di Possagno e del Museo Biblioteca Archivio di Bassano del Grappa, ha dichiarato: “È un miracolo che l’eccezionale capolavoro di Antonio Canova, a lungo perduto, la ‘Maddalena giacente’ sia stato ritrovato 200 anni dopo il suo completamento. Quest’opera è stata cercata dagli studiosi per decenni, quindi la scoperta è di fondamentale importanza per la storia del collezionismo e la storia dell’arte. Testimonia l’intenso processo creativo dell’opera dello scultore italiano che fu un testimone fondamentale del suo tempo: fedele a Papa Pio VII, ricercato da Napoleone, amato dal sovrano inglese Giorgio IV, stimato dal mondo del collezionismo europeo e di importanza critica per la restituzione delle opere d’arte sequestrate sotto Napoleone. La riscoperta della ‘Maddalena giacente’ porta a conclusione una storia molto particolare degna di un romanzo, di un marmo di significativo valore storico e di grande bellezza estetica prodotto da Canova negli ultimi anni della sua attività artistica”.
Donald Johnston, direttore del dipartimento di scultura di Christiès, ha commentato: “La riscoperta del capolavoro perduto di Canova – la ‘Maddalena giacente’ – è immensamente eccitante ed è un punto culminante della mia carriera di oltre 30 anni nel settore. Questa scultura rappresenta una commissione ampiamente documentata da una grande figura della storia britannica, il primo ministro Lord Liverpool, il cui acquisto della Maddalena è una testimonianza dell’amore che i collezionisti britannici avevano sempre dimostrato per il lavoro del grande scultore neoclassico Antonio Canova. È significativo che sia strettamente imparentata con il famoso Endimione a Chatsworth, un altro celebre deposito di opere dello scultore italiano, entrambi completati nell’estate del 1822. La Maddalena, apparsa all’asta da Christiès nel 1852, in seguito scivolò nell’oblio e fu persa dagli studiosi prima di essere riscoperta di recente”.