“La mia preoccupazione è l’Europa, perché non sa fare né la guerra, né la pace. E questo consegna l’Ucraina alla tragedia. Se noi europei non facciamo la guerra, gli ucraini saranno uccisi e sconfitti. Ma sarano uccisi e sconfitti anche se non facciamo la pace”. Sono le parole pronunciate a “Piazzapulita” (La7) dal direttore e fondatore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della Luiss, Alessandro Orsini, che spiega le tre mosse fondamentali con cui è possibile avviare una soluzione di pace nel conflitto tra Russia e Ucraina.
“La prima mossa – spiega il sociologo – è smettere di demonizzare l’avversario politico, cioè rappresentarlo come un animale, cosa che ha fatto il ministro Di Maio. La seconda mossa è normalizzare il nemico politico, cioè trasformarlo in una persona normale che, come noi, ha interessi economici e politici da difendere. L’ultima mossa è l’umanizzazione del nemico politico. Queste sono le tre pre-condizioni per poter sedersi al tavolo della pace. Ora, io vorrei fornire le prove per dimostrare che noi siamo esattamente come Putin. Se Putin è un mostro, allora lo siamo sicuramente anche noi“.
Orsini espone fatti documentati per smentire la tesi secondo cui l’Occidente abbia una superiorità morale: “Quello che Putin ha fatto all’Ucraina noi l’abbiamo fatto nello stesso identico modo in Iraq. Nel 2003 nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu, composto da 15 Stati, solo 4 membri erano favorevoli all’invasione nell’Iraq (Spagna, Bulgaria, Usa e Inghilterra). E il presidente francese Chirac minacciò pure il veto. Quindi, Bush scavalcò il Consiglio di Sicurezza dell’Onu e prepotentemente fece una guerra illegale. In Iraq il 19 novembre 2005 un gruppo di marines americani sfondò le case degli abitanti di Haditha e massacrò a sangue freddo 24 civili, sparando in faccia a un bambino . C’è stato un processo – conclude – Il governo americano ha cercato di insabbiare tutto, i marines sono stati assolti. Il 19 dicembre 2021 il New York Times ha scoperto un documento segreto della Casa Bianca che consta di 1300 file, ognuno dei quali parla di civili massacrati dal 2014 in Siria, in Afghanistan e in Iraq. Pertanto, nella guerra Russia-Ucraina, noi dobbiamo fare la pace. Se il problema è che Putin sia un cane e uno schifoso, allora tra schifosi possiamo intenderci, sederci intorno a un tavolo e discutere di come salvare gli ucraini”.