Viaggi

Vacanze di Pasqua e 25 aprile, profumo di primavera

Ad aprile fiutiamo la bella stagione nell’aria, e quella voglia di evasione, come un risveglio da un lungo inverno quando fioriscono i boccioli. Basta una gita fuori porta o un soggiorno in qualche città europea per ricominciare a viaggiare, perché non approfittarne in occasione delle feste?  

Quest’anno Pasqua e Pasquetta 2022 cadono “alte” e si celebreranno domenica 17 e lunedì 18 aprile. Primavera inoltrata, il periodo ideale per organizzare qualche tour, oltre ai consueti picnic all’aperto e alla rituale grigliata. Quest’anno al posto dei cestini ricolmi di uova e delizie si prepara la valigia: un trolley o uno zaino leggero per un’evasione di pochi giorni, bagaglio pesante per chi parte per più di un settimana unendo il fine settimana di Pasqua al 25 aprile, il giorno della Liberazione d’Italia che cadrà di lunedì. Aprile sarà un mese ricco di aspettative, all’insegna dei viaggi di primavera, quelli delle ricorrenze speciali e delle prime belle giornate di sole con temperature miti e gradevoli. Ecco quattro proposte per vivere intensamente il periodo.

Toscana e Umbria, dove la primavera è verdissima e ricca di tradizioni

Il Bel Paese non delude mai, soprattutto quando la natura si veste di fiori, le città d’arte si inondano di sole e nelle strette vie dei borghi aleggiano i profumi della buona tavola, perché in Italia la Pasqua si riconosce anche da cosa “bolle in pentola”. I banchetti di Firenze per esempio accompagnano una festa “con il botto”: si tratta dell’immancabile “scoppio del carro”, il “Brindellone”, ben fornito di fuochi d’artificio, con tanto di percussionisti e sbandieratori che lo accompagnano per le vie della città sino ad arrivare davanti al Duomo. L’usanza prevede l’accensione della miccia con un razzo a forma di colomba, chiamato “la Colombina”, che simbolizza lo Spirito Santo, un’antica e sentita rievocazione storica che avvia la scoppiettante Pasqua fiorentina. Oltre al capoluogo, la Toscana è costellata di città e di borghi ricchi di usanze, grandi e piccoli mondi nella natura idilliaca delle dolci colline disegnate da file di cipressi ordinati. Un paesaggio tra i più famosi al mondo come quello del Chianti, un’area tutta da scoprire ed assaporare, con la sua buona tavola (soprattutto nel periodo pasquale) ed il suo famoso vino, tra i più prestigiosi d’Italia.

Una gita fuori porta all’insegna del buon cibo anche nella dolcissima Perugia (qui di cioccolato se ne intendono per davvero) e nelle località umbre dove si sfornano le torte di Pasqua al formaggio, immancabili in questo periodo. In Umbria, la tappa pasquale per eccellenza è Assisi, conosciuta come la città della pace, un luogo dove vivere la spiritualità della fede, ma anche apprezzare la cultura e l’arte. Qui si trova la magnifica Basilica di San Francesco, uno dei massimi santuari della cristianità, affrescata da Giotto, e costituita dalla Basilica Inferiore, dalla Basilica Superiore e dalla cripta dove si trovano le spoglie del Santo. Questa regione è l’ideale per trascorrere anche il weekend lungo del 25 aprile, magari in uno dei numerosi borghi affacciati sul blu del lago Trasimeno, delle autentiche sorprese racchiuse nel cuore verde d’Italia: Magione, Passignano, Castiglione del Lago, Panicarola, Paciano, Panicale, Sant’Arcangelo, San Savino e La Valle, San Feliciano e Monte del Lago, un itinerario a tappe da non perdere così come le sue isole, soprattutto Isola Maggiore, un atollo di natura e cultura immerso tra il verde di olivi, lecci e cipressi.

Fuga in Europa: le fioriture olandesi e la pasqua sivigliana

Ad aprile, una delle destinazioni più belle è l’Olanda, la terra dei tulipani che incanta con infinite distese di arcobaleni di terra. Un viaggio all’insegna della bellezza addomesticata della natura che da metà marzo fino a metà maggio colora i paesaggi olandesi con le fioriture di tulipani, tanto da rendere questo fiore orgoglio ed emblema nazionale. In questo periodo, soprattutto dopo la metà di aprile, i campi variopinti si possono ammirare in tantissime zone del paese, alcune considerate un autentico spettacolo. La prima è Emmeloord, una cittadina della provincia della Flevoland, nel nord-est dei Paesi Bassi, dove si celebra ogni anno il festival dei tulipani. La seconda è l’isola di Schokland a nord del paese, patrimonio Unesco situata nel Mare del Sud, nonché simbolo per eccellenza della lotta nazionale contro l’acqua che senza l’intervento e la gestione idraulica inonderebbe intere aree costiere ed isole. La terza è la zona tra la città di Haarlem e Leida dove, tra un mare di colore, spiccano pittoreschi mulini a vento, l’idillio in versione olandese. L’Olanda è un itinerario perfetto durante il periodo pasquale e soprattutto per il 25 aprile: per chi avesse l’occasione di prolungare la vacanza di qualche giorno, il 27 aprile è il Koningsdag, la festa più importante dello stato, il giorno della Regina in onore dell’incoronazione della sovrana Beatrice. Un grande evento che dura sino al 30 aprile, compleanno del re Guglielmo Alessandro, giorni vivaci che si tingono di arancione, il colore della nazione, tra decorazioni e gadget di ogni genere in ogni angolo del paese, soprattutto ad Amsterdam dove scorrono fiumi di gente e di birra.

Un altro richiamo in primavera è la Spagna dove il clima particolarmente mite di aprile ricorda un preludio d’estate. Siviglia è tra le mete più gettonate, il cuore pulsante dell’Andalusia dove vivere l’atmosfera della Semana Santa. La città di antica dominazione araba ha incrociato le radici della sua storia nel cattolicesimo ed è infatti nota per la sua devozione. La settimana santa si celebra dal Cinquecento e si svolge ogni anno diventando un vero spettacolo, senza mai snaturarne la spiritualità: un calendario che conta 58 processioni, con circa 50000 figuranti. Tra loro anche i costaleros, coloro che portano a spalla pesanti statue ed immagini sacre. La Semana Santa de Sevilla è un evento culturale a tutto tondo che coinvolge anche le usanze locali: non è raro assistere alle saetas, motivi flamenchi che la gente del posto canta come omaggio sull’uscio di casa e dai balconi durante la processione, un momento inclusivo dove la fede rivela tutta la sua umanità.