“Non è una piazza ‘né, né’, come è stata etichettata, ma una piazza ‘per’. Questa è una piazza che si pone delle domande”. Lo ha detto il portavoce di Amnesty international Italia, Riccardo Noury, dal palco del concerto Insieme per la Pace, la manifestazione lanciata dal sindacalista Aboubakar Soumahoro. “Noi in Italia abbiamo una bella tradizione nel mandare armi – ha sottolineato -. Nessuno, per dire, si ricorda di quelle inviate alla Russia, come i blindati leggeri Lince. Magari gli stessi che ora stanno in Ucraina”. Oggi “i produttori di armi sono come quelli che ridevano e si leccavano i baffi quando ci fu il terremoto dell’Aquila”, ha concluso Noury.”Io quando penso alla guerra, che ho vissuto – ha detto a margine dell’evento Soumahoro – posso solamente dire che in un paese come il nostro che ha 5 milioni di poveri e senza lavoro bisogna mettere soldi per stabilizzare i precari, per aiutare i giornalisti. Bisogna mettere i fondi al servizio della cultura e non per le armi”

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