Non fermeremo la guerra impedendo ai russi di masturbarsi!
Mi spiegate per favore che senso ha che un sito porno impedisca l’accesso ai russi?
Qualcuno crede di poter fiaccare l’aggressività dei fans di Putin ‘O Pazzo con l’astinenza autoerotica?E perché togliergli Netflix e Amazon Prime?
Non era meglio bombardare i russi con film pacifisti?
Anche un po’ di documentari sui massacri in Cecenia sarebbero stati utili!
Se Amazon e Netflix avessero scelto di impegnarsi nella controinformazione sui crimini e i misfatti di Putin e dei suoi oligarchi, che hanno depredato le ricchezze della Russia, magari poi era Putin a bloccare Netflix e Amazon. E i russi si sarebbero incavolati con lui.
Chiudere ai russi l’accesso ai mezzi di comunicazione non è la mossa più astuta.
Quanti russi si sentono discriminati e aumentano il loro sostegno a Putin?
La storia dimostra chiaramente che le sanzioni che colpiscono il popolo rafforzano i potenti e permettono loro di dare la colpa ai nemici STRANIERI per tutto quello che non va.

Ci sono poi boicottaggi semplicemente deliranti oltre che inefficaci. Non comprare più vodka può avere una certa efficacia, ma che c’entrano Dostoevskij e l’insalata russa?
Cinzia Monteverdi mi ha raccontato che quando ha chiesto al suo salumiere due etti di insalata russa, lui le ha detto che tutta la teglia che aveva preparato quel giorno era restata invenduta, una cosa mai vista a memoria di salumiere!
Che peraltro l’insalata russa pare sia addirittura italiana. Sarebbe diventata russa a partire dal piemontese rusa che vuol dire rossa perché c’erano dentro anche le barbabietole. Tant’è che nel nord Europa la chiamano insalata italiana! Mentre invece l’insalata russa dei russi non c’entra quasi niente con la nostra: ci mettono carne, pesce e addirittura tartufo. Cioè, non è insalata russa!Ma comunque come si fa a pensare che l’insalata russa che ti vende il salumiere arrivi da Mosca e che quindi astenersi dal mangiarla colpisca l’economia russa?
Non comprare più prodotti di una nazione può avere senso. Non comprare più dal tuo salumiere non terrorizza Putin.
E che dire dei supermercati che stanno cambiando il nome di questa insalata?
Siamo di fronte a una guerra che sta cercando di uccidere alcune parole.
Una sorta di animismo culturale, un osso fossile di antiche culture guerriere, un atavismo, un primitivismo mentale.Qualcuno mi ha detto: “Ma con le cose terribili che stanno succedendo perché perdi tempo dietro a particolari insignificanti?”.
Rispondo che è in questi particolari assurdi, grotteschi, che dal dramma esondano nel comico, che si può intravvedere la Matrix culturale che è il nostro vero problema, il padre di tutti i disastri e le violenze.
Molti pacifisti danno la colpa di quel che succede a complotti, interessi economici, corruzione.
Ma io sono sempre più convinto che le persone siano prigioniere di automatismi mentali regressivi, di principi di reazione, ingranaggi operativi, software cognitivi basati sulla cultura della violenza che ci ammorba da 5000 anni, da quando le orde dei pastori nomadi inventarono la guerra. Meccanismi che colpiscono ferocemente anche nelle relazioni d’amore e di amicizia.
Quanti capiscono le parole tolleranza, comprensione, ascolto, rispetto, pietà e perdono?
Quanti le usano come arma pacifica per coltivare le buone relazioni, che contengono il senso della vita?
Intorno a me vedo persone sempre pronte allo scontro, al puntiglio, alla ripicca, alla spaventata difesa del proprio punteggio… la vita è una gara, una battaglia, uno scontro di poteri, una questione di onore guerresco.

E allora mi chiedo: com’è possibile che l’università Bicocca possa pensare di boicottare Dostoevskij perché è un russo? È un’idea ancora più stupida che smettere di mangiare l’insalata russa. Ma lo sanno che è morto nel 1881? Le sue opere non sono neanche più soggette ai diritti d’autore, quindi se compri un suo libro non fai contento nessun bolscevico putiniano? (E qui mi sorge il dubbio che si dica putinista).
E mi chiedo chi è quel rettore, chi sono i suoi consiglieri, chi sono i docenti che hanno sottoscritto una tale scempiaggine? In che posizione mentale fanno l’amore?
Perché loro lo sanno quando Dostoevskij è morto! Combattono contro le parole…

Quindi mi chiedo: chiudere i Mc Donald è un bene o un male? Si potrebbe dire che mangiare meno panini industriali potrebbe aprire la mente. Ma potrebbe anche migliorare la salute di schiere di fanatici putinisti e anche favorire catene di fast food moscovite tipo il Mc Dostoevskij.
Ai gastroenterologi l’ardua sentenza.

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